Una lezione di calcio moderno e totale imposta ad uno dei tecnici europei più preparati ed innovati e suggellata da uno strapotere tecnico che ha prodotto giocare in serie e goal a grappoli.
La seconda quaterna consecutiva dei giallorossi, dopo il Monza in campionato è il turno del Brighton nell’andata degli ottavi di Europa League- è una festa per gli occhi e lo spirito dei 64.877 spettatori.
Al coraggio si risponde col coraggio dice De Rossi in sala stampa spiegando la riposizione iniziale del 4-3-3 a dispetto di chi, preoccupato dal gioco di De Zerbi- invocava il ritorno della difesa a 3. Con Smalling in panchina, il ritrovato Celik e Spinazzola in versione turbo sulle fasce, la Roma produce subito due occasioni nei primi 3’ e pressa altissima impedendo alla squadra inglese di produrre gioco alla fonte.
Eppure i gabbiani inglesi non giocano affatto male e producono pure tre palle goal (un autopalo di N’Dicka e due belle parate di Svilar) ma la versione scintillante della Roma di Coppa è difficilmente contrastabile. Soprattutto per chi paga dazio a livello di competizioni europee e grandi palcoscenici come la truppa di De Zerbi.
Ed ecco una squadra che attacca finalmente la profondità e non gioca più di rimessa e di sponda (lo conferma Lukaku a fine partita ai microfoni di Sky), si muove all’unisono nel pressing (la tv non rende giustizia agli splendidi movimenti collettivi eseguiti in perfetta sintonia), raddoppia sulle fasce (il quarto goal di Cristante è una delle più belle azioni corali viste da molti anni in qua) e si muove attraverso rapidi triangoli in un centrocampo che unisce quantità e qualità.
Lo avevamo già scritto, questa Roma vince e convince e appare senza limiti. Nulla sembra precluso in un magic moment che dura da quasi due mesi e che mette in mostra una condizione psicofisica eccellente dell’intera rosa. Con De Rossi che studia tattica e lavora sulle teste dei giocatori mostrando umiltà e sin troppa cautela a fine gara. Ma siamo a Roma, si sa, e basta poco per rovesciare meriti e giudizi, magari in attesa del prossimo passo falso che inevitabilmente un giorno arriverà. Per ora appare lontano.
Con De Rossi che visto il rotondo 4-0 dell’andata può pensare al ritorno inglese con tranquillità (non presunzione) in vista di un possibile mini turn over.
Ora tutto sulla difficile trasferta di Firenze, un altro vero e proprio spareggio per la zona Champions nel quale i giallorossi cercheranno di sfatare un altro tabù. Quello delle quattro vittorie consecutive in campionato che mancano dalla gestione Fonseca nell’anno del campionato Covid.
Svilar 7, Celik 7, Mancini 7, N’Dicka 7, Spinazzola 7 (dall’84’ Llorente ng), Cristante 6,5, Paredes 7 (dal 71’ Bove 6), Pellegrini 6,5, El Shaarawy 6,5 (dall’87 Zalewski ng), Lukaku 7 (dall’87’ Azmoun ng), Dybala 7,5 (dal 71’ Baldanzi 6).
All. De Rossi 9
Claudio Fontanini