Nel calcio, ma soprattutto a Roma, una settimana può valere un anno. E può succedere così che un allenatore fino a pochi giorni fa a rischio esonero ora punti dritto alla sfida con la Juve che vale un posto tra le pretendenti al gradino più alto del podio. Solo il dubbio apre orizzonti impensabili fino a due settimane fa, quando il 3-0 nel derby sembrava aver segnato il destino di Fonseca.
Il portoghese ha rischiato grosso dopo l’eliminazione in Coppa Italia per mano dello Spezia e si è rialzato solo dopo la rivincita in campionato contro la squadra di Italiano. Oggi la sua Roma ha ripreso a correre e ha superato senza troppa fatica anche il Verona, battuto 3-1 con rinnovata freschezza, anche nel gioco.
Il terzo posto è ancora saldo, rinforzato dalla consapevolezza che i giallorossi possono vincere anche senza Dzeko. Lo dimostrano i tre gol contro una delle difese meno battute del campionato, propiziati dal giovane Borja Majoral, che a furia di essere considerato solo il vice Dzeko ha finito per rubargli il posto, in barba a chi lo aveva bollato come inadatto al calcio italiano. Una sorta di vendetta servita fredda.
A differenza di quella che la Lazio ha riservato all’Atalanta, ribaltata a Bergamo dopo la sconfitta in Coppa Italia. Inzaghi non ha perso tempo per regolare i conti con Gasperini, ma tra i due il duello è destinato a trascinarsi ancora per molto. Lo dimostra il botta e risposta tra le due società a fine partita. Da una parte, quella nerazzurra, si è rivendicata la fresca eliminazione in Coppa Italia, dall’altra ci hanno tenuto a precisare che la Coppa Italia più importante, quella vinta nel 2019, è esposta in bella mostra a Formello.
Il presente dice che la Lazio ora ha un punto in più dell’Atalanta e appena due in meno della Juve quarta. Merito di una striscia di vittorie consecutive ora arrivata a cinque, e la sfida di domenica sera contro un Cagliari ferito può allungare la serie. La squadra di Inzaghi ha ripreso a volare dopo un avvio incerto, a Bergamo ha festeggiato la vittoria con urla e cori. Da inizio stagione il clima non è mai stato così sereno, e la Zona Champions mai così vicina.