In collaborazione con tuame.it
Chi pensa alla chirurgia estetica come pratica superflua e mero vezzo per pochi sbaglia. Sebbene questa branca della medicina nasca per perseguire finalità di tipo estetico, il suo apporto all’equilibrio psico-fisico degli individui è fondamentale, come riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale. Inoltre, la chirurgia estetica, si occupa anche di problemi di tipo funzionale quali possono essere esiti da trauma o deformità congenite ed acquisite di alcune, specifiche, parti del corpo. Un esempio concreto è rappresentato dalla rinoplastica, un intervento deputato a modificare il profilo nasale e lievi disturbi della respirazione.
Naso e disturbi del sonno
Il naso è un elemento anatomico fondamentale nell’apparato respiratorio oltre a rappresentare un biglietto da visita per ogni individuo. Il ruolo principale del naso è quello di regolare il flusso d’aria da e per i polmoni permettendo l’ossigenazione dei tessuti e l’espulsione dell’anidride carbonica. Se il setto nasale e le narici sono interessati da malformazioni, congenite o acquisite, la respirazione viene compromessa con ripercussioni importanti su molte attività, in primis il sonno.
I disturbi del sonno, come le apnee notturne, sono tutt’altro che innocui. È stato rilevato che, con diverse percentuali, diabete, ictus, infarto, ipertensione arteriosa ed altri disturbi, si accompagnino spesso alle apnee. La rinoplastica chirurgia di rimodellamento del naso, permette, anche, di ripristinare la funzionalità respiratoria eliminando ogni tipo di ostacolo.
Rinoplastica e cura della depressione
Le apnee notturne, oltre ad essere collegate ad una lunga serie di patologie gravi, generano problemi di stanchezza, sonnolenza, mal di testa, riduzione della concentrazione, disturbi dell’umore e alterazioni della personalità. Nel lungo termine, tutte queste problematiche finiscono per incidere pesantemente sulla qualità della vita degli individui.
La depressione è una delle conseguenze dell’apnea notturna. Ignorare i sintomi delle apnee nel lungo periodo porta, inevitabilmente, a sviluppare ansie e depressioni. Quest’ultime possono incidere sui rapporti sociali dell’individuo, principalmente sulla sfera degli affetti e nel rendimento lavorativo. Individuare prontamente le apnee è indispensabile per limitare tutti i rischi legati a questo tipo di disturbo.
Mal di testa cronico e disturbi del sonno
Il mal di testa è una delle condizioni più comuni e diffuse. Ovviamente, parlare di mal di testa include una lunga serie di tipologie di dolore che possono essere collegate alla vista, all’artrosi cervicale, a problemi di pressione oltre che ad alcool, fumo, patologie e disturbi di vario genere. I disturbi del sonno possono generare mal di testa cronici che vanno a sommarsi agli altri sintomi aggravando il quadro generale del soggetto.
Rinoplastica: la soluzione
La rinoplastica è uno degli interventi di chirurgia estetica più conosciuti. Nel tempo, questa tecnica chirurgica si è evoluta passando dall’essere un’operazione con finalità estetiche ad un intervento molto più complesso che cura problemi di natura funzionale, come i disturbi della respirazione. Può accompagnarsi ad altri interventi o includerne le caratteristiche come avviene con la rinosettoplastica.
Diversa è la finalità di interventi meno invasivi come il rinofiller che si occupano esclusivamente del profilo nasale senza intaccare le strutture osteo-cartilaginee. Questo tipo di intervento non fa ricorso al bisturi ma alle iniezioni di filler chiamate a riempire i vuoti lungo il dorso del naso modificandone l’aspetto estetico. Il rinofiller, dunque, non agisce sui problemi legati alla respirazione che richiedono un intervento chirurgico vero e proprio.
Come si esegue la rinoplastica
Oggigiorno, la rinoplastica è un intervento sicuro e privo di rischi per i pazienti. Viene eseguita, generalmente, in anestesia locale benché sia contemplato l’uso dell’anestesia generale per i casi più complessi. L’intervento ha una durata variabile a seconda del disturbo da correggere; in genere non supera i 60 minuti. Importante, nella rinoplastica, è la tecnica di intervento che può essere chiusa e open, oltre che includere una serie di sottogruppi che fanno riferimento alla specifica area trattata e alla modalità di accesso al setto o alle altre zone.
Durante l’intervento, il chirurgo si procura accesso ai tessuti mediante incisione dall’interno, nelle narici, o sulla columella ovvero la punta del naso. Con queste tecniche le cicatrici delle incisioni rimangono invisibili o poco visibili. I risultati sono visibili iniziano ad essere visibili dopo 15/20 giorni, con la progressiva scomparsa del gonfiore. I risultati definitivi possono essere visibili dopo alcuni mesi sempre che non siano necessari interventi di revisione o di rinoplastica terziaria.
La rinoplastica è rischiosa per la salute?
La rinoplastica, come qualsiasi altro intervento chirurgico, comporta rischi ed effetti collaterali che, nella maggior parte dei casi, sono identificabili con sanguinamento, infezioni e reazione all’anestesia. Meno comuni sono sintomi riconducibili ad intorpidimento, difficoltà respiratorie, asimmetria e dolore persistente e cronico. Per limitare le possibili complicanze è necessario osservare diligentemente le prescrizioni mediche. È, inoltre, importante evitare il fumo che incide pesantemente sui processi di guarigione ritardandone le fasi ed aumentando i rischi di infezione e cattiva cicatrizzazione.