Nellambito della Conferenza Internazionale sull’Aids, che avrà luogo da lunedì a Durban (in Sudafrica), l’Organizzazione mondiale della sanità si appresta a lanciare quattro sfide chiave nellambito della lotta alla diffusione di questo terribile virus. Rinnovando su tutto la necessità di non abbassare la guardia tramite unopportuna prevenzione lOms, pur mantenendo lo slancio per garantire l’accesso su larga scala al trattamento dell’Hiv, presta particolare attenzione alla preoccupante resistenza del virus ai farmaci antiretrovirali e la necessità di un finanziamento sostenibile della risposta al problema. Come tiene a sottolineare, l’Oms spiega che i progressi in materia di prevenzione dell’Hiv sono in stallo: i 2,2 milioni di nuove infezioni registrati nel 2010 sono diventati 2,1 nel 2015. Un calo troppo limitato, e in alcune regioni e alcuni gruppi le infezioni sono in aumento. E anche quando l’epidemia sembrava sotto controllo, per esempio in alcune popolazioni urbane di uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, sta riemergendo. Ancora, i dati dimostrano che il 5% delle persone in cura è resistente ad almeno un farmaco antiretrovirale. Come ha sottolineato il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, “L’enorme progresso in materia di Hiv, in particolare sul suo trattamento, è una delle grandi storie di successo di salute pubblica del secolo. Ma questo non è il momento di compiacersi. Se il mondo intende raggiungere il suo obiettivo di porre fine all’Aids entro il 2030, deve rapidamente espandere e intensificare i suoi sforzi”.
M.