La pace fra Eritrea e Etiopia: riaperte le frontiere

    Dopo la storica firma del trattato di pace tra Etiopia ed Eritrea, oggi un altro passo verso la riconciliazione. I due leader, Abiy Ahmed e Isaias Afewerki, in occasione di Enkutatsh, il nuovo anno etiope, si sono incontrati in un punto chiave al confine tra i due paesi, riaprendo le loro frontiere dopo 20 anni di chiusura.

    Nelle scorse settimane, i militari dei due rispettivi eserciti hanno lavorato insieme per rimuovere le barricate che impedivano la libera circolazione di merci e persone. Anche le fotografie di manifestanti festanti e soldati sul lato della strada che attraversa il confine sono state diffuse sui social network, accompagnate da esclamazioni di gioia.

    L’apertura del passo del Burre garantirà all’Etiopia l’accesso al porto di Assab, strategico per un paese di oltre 80 milioni di abitanti, ma senza una costa. Una cerimonia simile è prevista in questi giorni anche al confine vicino alla città di Zalambesa. Giorni fa una nave etiope diretta in Cina arrivò in pompa magna al porto di Massaua in Eritrea. Anche questa è stata la prima volta in 20 anni e anche in questa occasione erano presenti i due leader.
    Le famiglie divise dal conflitto potranno finalmente incontrarsi di nuovo dopo più di due decenni. L’Eritrea ha conquistato l’indipendenza dall’Etiopia nel 1991, ma i membri della stessa famiglia hanno continuato a vivere su entrambi i lati del confine e, nel 1998, potevano entrare e uscire dai rispettivi paesi. Yonas Fesseha, una residente di Zalambessa in Eritrea, ha dichiarato al servizio della Tigrinya della BBC, che sua madre e suo fratello si incontreranno per la prima volta in questi giorni. Sua madre vive questo momento come se fosse in un sogno, disse.
    I due paesi si sono scontrati in un conflitto che ha causato decine di migliaia di vittime tra il 1998 e il 2000. Venti anni di tensioni e conflitti hanno seguito la guerra.