“Un tempo la Normale di Pisa era il vertice quasi mitico dell’istruzione in Italia. Adesso invitano a parlare la Boschi”: non può certo suonare come un benvenuta la lunga lista di commenti che sulla pagina Fb della Scuola Normale Superiore di Pisa annuncia per il pomeriggio (alle 17.30 presso la Sala Azzurra del Palazzo della Carovana), larrivo di Maria Elena Boschi, che salirà in cattedra per affrontare il tema dei diritti della persona, in occasione della giornata mondiale contro le mutilazioni femminile. Il sito ufficiale della Normale presenta l’incontro che si pone “in una prospettiva contemporanea e con uno sguardo al futuro”. Qualcuno va per le spicce suggerendo alla Boschi di “ripensarci, sul serio” e non presentarsi alla conferenza; altri, per placare la polemica, consiglia di non perdere tempo in proteste ma, che “basterà non andare a sentirla”. Una presenza che però in molti tra gli utenti della pagina fb del prestigioso istituto hanno bollato come “vergognosa”: “A parte il ruolo istituzionale che si è trovata ad avere, non mi pare che abbia un curriculum da Normale”; “Con l’occasione verrà proiettato il film ’Mio Dio come sono caduta in basso’”; “Per favore non fatela parlare altrimenti non potrò più vantarmi di essermi laureato sulle sponde dell’Arno”, questo il tenore dei post apparsi. E tanto per tener fede allalto grado di preparazione della Scuola, cè anche uninsegnante dell’Università di Firenze , che per sottolineare il proprio disappunto prende ad esempio una citazione tratta dalla ’Dialettica dell’Illuminismo’ di Adorno e Horkheimer: “Un tempo essi firmavano le loro lettere, come Kant e Hume, ’servo umilissimo’, e intanto minavano le basi del trono e dell’altare. Oggi danno del tu ai capi di governo e sono sottomessi, in tutti i loro impulsi artistici, al giudizio dei loro principali illetterati”. Davvero una bella atmosfera
M.
