Con l’annessione di Svezia e Finlandia, come ripetuto più volte in questi giorni, di fatto è stata ridisegnata l’alleanza e, di conseguenza, varato anche un nuovo ‘Concetto strategico’ dove, la Russia è considerata come una minaccia per la sicurezza, così come la Cina, specie negli ambiti economici.
Una ‘specifica’ che, come la Russia, ha fatto irritare anche Pechino. Così Zhao Lijian, il portavoce della diplomazia cinese, oggi ha tuonato che “La Nato è la sfida sistemica alla pace e alla stabilità nel mondo“. Poco dopo, a rincarare la dose, anche il ministero degli Esteri di Pechino, che ha affermato: “La Nato afferma di essere un’organizzazione difensiva e regionale, ma lancia guerre ovunque, uccidendo civili innocenti“.
Manon solo, l’alleanza atlantica, sempre a detta della diplomazia del Dragone, come dimostrerebbe il nuovo concetto strategico “ignora i fatti ed infanga la politica estera della Cina, con affermazioni irresponsabili” sul normale sviluppo militare, e sulla politica di difesa del gigante asiatico. Inoltre,ha poi aggiunto, “Fomenta il confronto“, avendo una “mentalità da Guerra Fredda e pregiudizi ideologici“, oltre ad “allungare i tentacoli all’Asia-Pacifico“.
Di parere invece opposto il presidente francese il quale, incontrando la stampa al termine del summit di Madrid, ha affermato che La Nato “non è un’alleanza contro la Cina, è un’alleanza per la pace e la difesa collettiva nello spazio geografico euro-atlantico. Ma dobbiamo tenere conto da un lato delle sfide sistemiche che pone la crescita della potenza cinese nell’area del Pacifico e, dall’altro, della contestazione all’ordine internazionale che viene dal partenariato tra la Cina e la Russia. E’ questo il senso del concetto strategico che abbiamo adottato alla Nato”.
Max