Come avevamo premesso presentando la giornata politica che ormai si avvia alla conclusione, quello di oggi è stato veramente un Cdm ‘corposo’ dove, accanto alle nuove nomine di sottosegretari e viceministri, si è discusso di giustizia, Covid e sicurezza.
Ma lasciamo che sia la stessa premier a riassumere il lavoro svolto, mentre riferisce ai media.
“Avevamo promesso che saremmo stati veloci e veloci siamo – esordisce subito la Meloni – Stamane abbiamo provveduto ad approvare un primo decreto che secondo me è molto importante per i provvedimenti che porta al suo interno. Personalmente per me è anche a tratti simbolico…”.
Dunque, spiega il presidente del Consiglio entrando nel merito, ”Su proposta del ministro Nordio, abbiamo deciso di intervenire su una materia che ci sta particolarmente a cuore da diverso tempo, che riguarda il tema del carcere ostativo. E per rispetto del lavoro fatto dal Parlamento abbiamo deciso di prendere la norma così come votata alla Camera e inserita nel decreto. Sono molto contenta di questo provvedimento”. Quindi, scherzando, ha aggiunto: “Come avete visto, ho anche tolto il bavaglio al ministro Nordio…”.
Poi ‘Giorgia’ approfitta dell’occasione per una replica che le sta a cuore: ”Qualcuno ha detto che con il rinvio al 30 dicembre rischiamo di far saltare il Pnrr. Il rinvio della riforma Cartabia non cambia nulla per il Pnrr. Ci siamo presi due mesi mantenendo i nostri impegni con la Commissione europea per offrire più tempo ai nostri uffici giudiziari affinché possano adempiere alla norma”. Nello specifico, aggiunge, ”Il prossimo 2 novembre sarebbe entrata in vigore la riforma Cartabia nella parte sul processo penale ma nei giorni scorsi il ministro della Giustizia è stato raggiunto da una lettera di tutti i procuratori generali che segnalavano come quella disposizione, in assenza di strumenti, rischiava di creare problemi significativi’. In pratica, gli uffici giudiziari ‘non sono pronti ad adempiere e questo – ha chiarito la premier – rischiava di produrre la paralisi del sistema giudiziario. Nelle more dell’applicazione di questa norma si rischiava che una serie di detenuti uscissero dal carcere’‘.
Altro tema caldo in tema di sicurezza, più che mai ‘di moda’, i rave illegali: “Sono molto contenta del segnale più chiaro che diamo’ contro i rave illegali. ‘Voglio ringraziare il ministro Piantedosi per la sua celerità e per aver dato un segnale di uno Stato che non ha voluto mostrarsi inerte e miope di fronte all’illegalità e vuole rispondere immediatamente. ‘Con la norma sui rave ci aspettiamo di non essere diversi da altre Nazioni d’Europa. Quando ci fu il famoso rave di Viterbo, mi colpì che migliaia di persone arrivate in Italia a devastare provenivano da tutta Europa, perché l’impressione che in questi anni ha dato l’Italia è stata di lassismo sul rispetto delle regole. Ora l’Italia non è più la Nazione in cui si può venire a delinquere, ci sono le norme e vengono fatte rispettare. Vedremo se con l’applicazione della norma accadrà ancora o se si dovrà migliorare. Questo però può essere un deterrente per proibire di venire qui a devastare”.
Inoltre, sul tavolo, in bell’evidenza di questo Cdm appena terminato, giaceva lo stop all’obbligo vaccinale: “Per gli operatori della sanità, per i quali, gli unici, era prevista la scadenza dell’obbligo vaccinale al 31 dicembre, abbiamo deciso di anticipare la fine dell’obbligo al primo novembre, perché ci consente di prendere 4 mila persone e di immetterle al lavoro’. Confermiamo l’utilizzo delle mascherine negli ospedali”.
Come già scritto in un altro articolo, la Meloni ha ripetuto che, nell’ambito delle nomine relative ai sottosegretari ed ai viceministri (che giureranno dopodomani, mercoledì 12 novembre), troviamo Edmondo Cirielli, parlamentare di Fdi, sarà viceministro di Antonio Tajani alla Farnesina, mentre saranno sottosegretari agli Esteri il ‘totiano’ Giorgio Silli e l’azzurra Maria Tripodi, ha annunciato Meloni. ‘‘Nel prossimo Cdm – ha anche annunciato – ci saranno anche le definizioni dei viceministri e ci sarà contestualmente anche la definizione delle deleghe dei ministeri che sono in preparazione e che verranno approvate nel prossimo Cdm di questa settimana”.
Quindi, ha aggiunto commentando le nomine, ”Mi aspetto compattezza e lealtà, e la sto riscontrando: non ci sono stati problemi di alcun genere. In Cdm si respira un clima di grande compattezza ed entusiasmo, pur nella consapevolezza delle difficoltà. Credo che il fatto di trovarci a governare questa Nazione nel periodo più difficile della storia d’Italia porti inevitabilmente a mettere forme di individualismo da parte”.
Infine, ha poi aggiunto il presidente del Consiglio, ”Spero che nel prossimo Cdm ci siano le prime misure anche sull’energia. ‘Presumibilmente ci vedremo per un altro Cdm, venerdì 4 novembre, una seduta molto importante perché abbiamo in discussione l’approvazione della Nadef, fondamentale e propedeutica per la legge di bilancio. Stiamo facendo una corsa contro il tempo per la legge di bilancio. I tempi sono molto ristretti, e da venerdì ‘passiamo a parlare di economia, e spero anche di energia con alcuni primi provvedimenti“. Inoltre, ha aggiunto, sempre nel prossimo Cdm sarà anche deciso a chi attribuire la delega per i Servizi Segreti.
Da notare che, dopo la conferenza stampa, uscendo da Palazzo Chigi la premier è stata salutata da una selva di applausi e cosi (“Giorgia, Giorgia…”). Una sorpresa per la Meloni che, applaudendo e lanciando baci e sorrisi, con ha commentato: “Non sono abituata, non me lo aspettavo!“…
Max