LA MEDUSA ’CONGELA’ BRIZZI E PENSA DI ISTITUIRE ’CLAUSOLE MORALI’ NEI CONTRATTI

    “La decisione del congelamento del film di Brizzi è stata presa di comune accordo, diciamo che in questo momento sarebbe stato inopportuno per lui mettersi al lavoro con l’obiettivo di girare in primavera e arrivare nelle sale in autunno. Nessun motivo censorio, abbiamo concordato la cosa migliore da fare in questo contesto”. Oggi Giampaolo Letta, l’amministratore delegato di Medusa, ha annunciato che è stato ’congelato’ dal listino 2017-2018 della nota casa di produzione cinematografica, il progetto di film che stava realizzando Fausto Brizzi. Questo perché, ha spiegato l’ad, ’vista l’aria che tira’ Medusa sta pensando di inserire ’clausole morali’ nei contratti degli artisti, cose che in realtà già si trovano all’interno dei contratti di sponsorizzazione delle star. Certo c’è da sottolineare che, al momento, alle accuse rivolte Brizzi non è seguita un’indagine da parte della Magistratura ma, sottolinea Letta, “E’ una vicenda delicata, sia per Brizzi sia per le donne che lo hanno accusato. Se responsabilità ci sono, devono essere accertate dalla magistratura, non dai media”. Quindi la celebre casa di produzione intende in questo modo tutelare la propria attività, attraverso l’introduzione di ’clausole morali’ però, tiene a precisare l’amministratore delegato, “Senza tornare all’800, ma sì”: se un rapporto può scaturire in un danno, la parte che non ne è causa deve poterlo interrompere. Un po’ come accade nella realizzazione: quando una parte è inadempiente (sia pure per tempi o modi), rispetto a quanto – da contrato appunto – si è impegnata a garantire.
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