La maestra “anti-CasaPound”, “anti-Polizia” ed “anti-Lega” è indagata per spaccio di droga

    Torino, droga in casa della maestra che augurò la morte alla polizia. Lavinia Cassaro veniva licenziata dopo la “manifestazione antifascista” del 22 febbraio 2018: quindi indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce. Ora nuovi guai per Lavinia Cassaro, la maestra elementare era stata licenziata dopo aver augurato la morte alle forze dell’ordine durante la manifestazione del 22 febbraio a Torino. A casa della donna, un appartamento occupato, sono stati trovati e sequestrati alcuni grammi di hashish e cocaina e un grinder per sminuzzare la marijuana. Per la donna è scattata una sanzione amministrativa.
    Quindi nuovi problemi con la giustizia. La donna vive in un palazzo occupato. A metà giugno le era arrivato il licenziamento a conclusione del procedimento disciplinare aperto dall’Ufficio scolastico regionale del Piemonte. L’ex docente, il cui allontanamneto dalla scuola era stato chiesto anche dall’allora premier Matteo Renzi, è inoltre indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce a causa delle frasi di insulto rivolte alle forze dell’ordine durante il corteo contro Casapound del 22 febbraio: quando urlò ripetutamente “Fate schifo, dovete morire”. E ora è arrivata la sanzione amministrativa per la droga rinvenuta nel suo appartamento.
    A scoprire gli stupefacenti nell’abitazione sono stati gli agenti del commissariato Barriera Milano, durante un controllo straordinario del territorio nella palazzina di Corso Novara (a Torino), dove vive l’ex maestra e che da anni è occupato da famiglie ed esponenti dell’area antagonista. Gli agenti erano intervenuti nel palazzo perché erano alla ricerca di un marocchino 38enne, amico e vicino di casa dell’ex insegnante, sospettato di essere uno spacciatore. Nell’appartamento dell’uomo, poi denunciato, sono stati trovati 14 grammi di hashish. Per quanto riguarda la droga rinvenuta in casa dell’ex maestra, invece, è stata la stessa Cassaro a indicare ai poliziotti le dosi di hashish e cocaina presenti sul tavolo della propria cucina. La donna inoltre è stata trovata in possesso di un “grinder”, un attrezzo da cucina che serve a sminuzzare vegetali, ma che secondo gli agenti sarebbe stato utilizzato anche per tagliare marijuana. Si prevede a breve la detenzione della donna e perché potrebbe reiterare i reati, che sommati certamente supereranno i limiti della condizionale.