Finalmente, come annunciato recentemente sulla Gazzetta Ufficiale, il governo si appresta ad inasprire la lotta al gioco dazzardo, imponendo la riduzione del 35% delle macchinette che quotidianamente, rovinano capillarmente migliaia di italiani. Lo scopo è quello di arrivare entro 3 anni a un forte taglio delle famigerate slot machine che, come previsto dallapposito decreto interno alla manovra di aprile, ne prevede una forte diminuzione, passando dalle attuali 400mila a circa 265mila. Inoltre, a firma del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, la lotta al gioco dazzardo (che ne parlerà domani nellambito della Conferenza Stato Regioni), si prefigge di applicare entro i prossimi 3 anni il dimezzamento degli attuali 98mila punti di gioco. Come ha infatti spiegato lo stesso Baretta: “L’insieme della riforma è un primo tassello ma il riordino rappresenta, tuttavia, un’importante inversione di tendenza da parte del Governo, che deve essere consolidata perché non resti fragile. Il dimezzamento dei punti gioco, ridurrà la pressione sul territorio. E preferibile realizzate una dislocazione equilibrata che non porti a concentrazioni nelle periferie urbane. Mi auspico che giovedì, in sede di Conferenza unificata, si raggiunga un accordo. Solo ha aggiunto il sottosegretario – così saremo in grado di occuparci di altre criticità che restano aperte. A partire dal divieto di pubblicità”.
M.