Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla. E’ l’annuncio, sui social, del presidente Attilio Fontana.
“Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore”.
E’ a dir poco raggiante il governatore lombardo, Attilio Fontana il quale, per l’ennesima volta, è riuscito ad aver ragione di una misura che come i dati invece evidenziano, fanno della Lombardia una regione ancora ad rischio. Del resto, non siamo noi a dirlo, ma il report quotidiano del ministero della Salute che, da mesi, continua a porre la Lombardia in testa alle regioni maggiormente colpite da nuovi contagi.
Certo, giustamente qualcun potrà far notare che si tratta di meno di 2mila casi al giorno rispetto ad una popolazione di 11 milioni di persone ma, se la scienza non è un’opinione, già l scorsa primavera abbiamo assistito alla stessa identica situazione, e le cose poi, sono andate esattamente come non avrebbero dovuto: prima la grande fuga in treno degli originari del Sud – specie pugliesi – quindi, l’estate, l’ennesima ‘indignazione’ (come quando Grecia e Spagna ‘chiusero’ ai cittadini del nord Italia) e, man mano che le vacanze andavano rimescolando dialetti ed evasione, il ritorno al peggio.
Ma è ormai risaputa la filosofia di tale politica, soprattutto locale: soldi e potere. Anche perché altrimenti non si spiegherebbe l’ostracismo che invece continuano ad esporre in merito i vari virologi. Dunque, ha tento a rimarcare stamane Fontana, ”Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzione sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi. Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi di tutti i lombardi, che ancora una volta ringrazio”.
Fortuna che, chiudendo il suo annuncio, il governatore ha pensato bene di esortare i suoi corregionali a “continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus”.
Max