LA LEGGENDA PIÙ FORTE DEL TERRORISMO: PRESENTATA A PARIGI LA ”DAKAR 2016”

Non è più “Parigi-Dakar” ormai dal 2001, ma il cordone ombelicale con la città da cui è partita per la prima volta, nel 1979, è quanto mai intatto in questo ore così delicate: il Rally Dakar 2016 è stato presentato ieri nella blindatissima capitale francese, nello spazio Pierre Cardin di Avenue Gabriel. 354 mezzi in gara (e altri 202 di servizio) verranno imbarcati a partire da oggi da Le Havre: destinazione Argentina, per arrivare entro il 2 gennaio, giorno della partenza, a Buenos Aires. Inevitabile ricordare la brutta esperienza del 2008 quando, proprio a causa di minacce terroristiche, la corsa fu preventivamente annullata: dal 2009 così ci si è spostati in Sudamerica, mantenendo il nome “Dakar” che richiama le epiche gare a cavallo tra Europa e Africa degli anni ’80. Il percorso di quest’anno si svolgerà tra Argentina e Bolivia, dopo il forfait estivo del Perù, inizialmente considerato tra i paesi organizzatori: meno sabbia e quindi meno dune, ma più piste veloci e terreni difficili da affrontare. Una delle grandi novità, presentata da Marc Coma (cinque volte vincitore della corsa, oggi diventatone Direttore) andrà in scena nella decima tappa, quella del 13 gennaio da Belen a La Rioja, all’indomani della tappa Marathon: i concorrenti partiranno schierati secondo l’ordine d’arrivo della tappa precedente, indipendentemente dalla classe di appartenenza. Il progetto, soprannominato “Super Fiambalà”, vedrà dunque al via 10 moto, 10 auto e cinque camion a blocco, ogni tre minuti: niente più trenini di “controllo”, ma tanto spettacolo e classifica più soggetta a cambiamenti imprevisti. 60 i paesi rappresentati dagli iscritti (anche un concorrente del Lesotho quest’anno), il 15.5% francesi, in maggior numero rispetto a olandesi (14.4%), argentini (13.8%), spagnoli (7.2%) e ceki (5.8%): per le auto, sarà ancora in gara il campione in carica del 2015, il principe del Qatar NasserAl Attiyah, che dovrà guardarsi dallo spagnolo Nani Roma (vincitore 2014). All’esordio nella competizione anche due mostri sacri del Fia World Rally Championship: il francese Sebastian Loeb, 9 mondiali vinti, e il finladese Mikko Hirvonen saranno a bordo della Peugeot 2008 DKR, col team che sarà completato da  Stéphane Peterhansel, Carlos Sainz e Cyril Despres 17 successi alla Dakar in tre. La sorpresa potrebbe arrivare dal gruppo Toyota, con le Hilux che hanno disputato una grande stagione: il numero 1 della casa giapponese è il sudafricano Giniel de Villiers (trionfatore nel 2009), ma occhio al ceco Martin Prokop che, dopo un Mondiale Junior vinto nel 2009, non ha mantenuto a pieno le promesse ma è pronto a rilanciarsi nella prima Dakar della sua carriera.