Consapevolezza del momento delicato, non rassegnazione. Questo traspare dalla conferenza stampa di presentazione della Lazio svolta come da tradizione al Circolo Canottieri Lazio. La mancata assegnazione dell’impianto della Garbatella ha amplificato il clima d’incertezza che si respirava già nei mesi scorsi. Ma la forza di una società storica si vede soprattutto nei momenti più delicati. Per questo il club biancoceleste, rappresentato in tutto il suo organigramma, ha reso noto di voler prendere di petto la situazione, senza perdere di vista l’obiettivo primario: il risultato sportivo.
Il primo a prendere la parola nel corso della conferenza stampa è stato Paolo Barelli, Presidente Federazione italiana Nuoto: “Penso che alcune amministrazioni facciamo bene a tenere conto dell’aspetto universitario. Le amministrazioni favoriscono chi offre più denaro. Questo è il problema, questo è il tema – ha affermato Barelli – Mi auguro che la Lazio possa avvalersi di punti di cui possa farsi forza per far valere il proprio ricorso. Noi riteniamo, insieme a tutto lo sport italiano, che società come la Lazio siano orgoglio nazionale in tutto il mondo”.
Continua Barelli: “Questo è un bel segnale in termini di messaggi positivi e elementi da emulare. Ci sono paese nel mondo che attraverso lo sport in università e a scuola dove lo sport ad alto livello viene agevolato e avvantaggiato in quanto diventa un messaggio di aggregazione. In bocca al lupo per il prossimo campionato, la federazione come al solito sarà vicina alla Lazio. Alternativa all’impianto della Garbatella? Non abbiamo la bacchetta magica purtroppo. Abbiamo la facoltà di gestire impianti del Coni, non abbiamo proprietà di impianti di cui poter agire, né tanto meno possiamo agire su bandi in atto. Nella vita bisogna essere ottimisti, abbiamo superato momenti difficili nella storia della Lazio, e non ci abbattiamo”.
Da un presidente all’altro, dopo Barelli è stato il turno di Massimo Moroli, presidente della Lazio Nuoto, prendere la parola: “L’agonismo è il più grande servizio sociale a favore dello sport. Questi ragazzi diventeranno uomini capaci di affrontare la vita con determinati valori. Se nello sport inizierà a contare solo il potere economico società come la Lazio spariranno. Il consiglio di amministrazione è stato potenziato con l’entrata di nuovi personaggi per noi molto importanti. Ci sono due grandi scenari di impulso che ci hanno dato una spinta positiva, che viene dai successi della nazionale di pallanuoto. Abbiamo vinto le Universiadi e i Mondiali U 17. Per sostituire il nostro cannoniere Cannella abbiamo deciso di supplire alla sua assenza tesserando uno dei giocatori più forti al mondo: il portiere Soro. L’obiettivo è la salvezza, ma poi ogni anno riusciamo a fare qualcosa in più. Se lo scorso anno non avessimo avuto infortuni saremmo potuti andare alla final six.
L’impianto della Garbatella rimane un rebus per la Lazio Nuoto, ma la squadra è comunque pronta a dare tutto in piscina, come affermato dall’allenatore Claudio Sebastianutti: “Il nostro compito è quello di portare positività e voglia di vincere. Abbiamo superato momenti difficili, ci riusciremo ancora. Voglio presentare anche il mio staff, primo tra tutti Gabriele Sergi, Jacopo Spagnoli e tutti gli altri. Mi manca Tommaso Pesapane”.
Finisce quasi tra le lacrime il discorso dell’allenatore della Lazio Nuoto, a cui fanno eco le parole del capitano Federico Colosimo: “Oggi non è il nostro funerale sportivo, questa è la nostra vittoria, perché siamo qui ai nastri di partenza della nuova stagione. Non posso accettare che il presidente dell’assemblea capitolina parli di ‘Gomblotto’. L’assemblea capitolina deve prendersi la responsabilità di certi atteggiamenti, perché qui c’è gente che ha figli e che porta a casa da mangiare. Per quanto riguarda la parte sportiva. Allenarsi con Soro è uno stimolo per noi”, conclude Colosimo.