La vera Lazio non può essere questa. Un pizzico più organizzata di quella vista con Milan e Galatasaray, ma ancora incapace di creare gioco e soprattutto azioni da gol. Il dato dei i tiri in porta contro il Torino è impietoso: i granata hanno centrato la porta di Reina il triplo delle volte. Non può bastare un pareggio per esultare, il sarrismo deve ancora sgorgare dalla testa dei giocatori in campo.
La nota positiva viene ancora una volta dalla voglia di riscatto. Come contro il Cagliari, anche all’Olimpico di Torino la Lazio rimane in partita fino a tempo scaduto e trova il gol del pareggio con Immobile, che su rigore segna la sesta rete in cinque partite. Il merito questa volta va a Muriqi, entrato finalmente bene in partita: è lui che si procura il rigore realizzato da Ciro.
Gli ultimi 15 minuti dell’attaccante kosovaro hanno dimostrato che l’ex Fenerbahce rende di più con una punta accanto. E che più che un bomber, Muriqi può essere un’ottima spalla di Immobile nei momenti di difficoltà. Resta il fatto che con la Roma Sarri dovrà trasformare una squadra statica e senza spunti, perché la gara di domenica diventa già decisiva per la stagione biancoceleste.
Martusciello, in panchina al posto di Sarri, ancora squalificato, ha visto comunque dei passi in avanti: “Sono soddisfatto per la prestazione e l’impegno messi in campo dai ragazzi. La partita è stata complicata per la forza dell’avversario. La squadra si è comportata bene, peccato per la disattenzione sul loro gol. Però la reazione, rispetto a quattro giorni fa, è stata veemente. Siamo contenti, i ragazzi hanno dato tutto. Chiaro che ci sono margini enormi per migliorare e questo risultato ci dà forza e speranza”.