Una finale non a lieto fine per la Juventus, ma anche per la sua città. Se il campo neutro di Cardiff ha infatti ribadito la schiacciante superiorità del Real Madrid (protagonista di un sonoro 4-1), i tifosi juventini stipati in Piazza San Carlo per seguire la finalissima, hanno invece purtroppo vissuto nuovamente le stesse sensazioni di ansia e terrore che traumatizzò i tifosi italiani il 29 maggio del 1985 quando, in trasferta nello stadio HeyseldiBruxelles per la della finale diCoppa dei CampionidicalciotraJuventuseLiverpool, caricati dagli ultras inglesi, si accalcarono fino a far crollare le gradinate:morirono 39 persone, fra cui 32 italiani, mentre oltre 600.rimasero ferite. Ma andiamo per ordine. La partita. In realtà, aldilà di un primo tempo in cui Buffon & C. sono riusciti a contenere les merengues, nei secondi 45 minuti non cè stato praticamente gioco. I goal di Cristiano Ronaldo (autore di una doppietta), Casemiro e Asensio, contro quella del pareggio momentaneo di Mandzukic, spiegano perché il Real, per la terza volta negli ultimi 4 anni, torna ad alzare la prestigiosa Coppa, la 12esima della propria storia. Rimane lamaro in bocca, soprattutto per un campione come Buffon che forse meritava di chiudere la sua carriera con questo illustre timbro sul suo prezioso curriculum calcistico. Cè da sottolineare che probabilmente dietro questo fallimento Massimiliano Allegri non è esente da responsabilità: come dicevamo, dopo un buon avvio, con la Juventus svelta a tamponare la logica del Real, nel secondo tempo il tecnico bianconero ha praticamente assistito inerte al tracollo, con i suoi giocatori in debito di fiato senza più punti di riferimento per poter reimpostare leventuale ripartenza. Ma a riportare alla sua essenza quello che, per quanto serio e professionale è comunque un gioco, è quanto verificatosi a Torino. Migliaia di tifosi stavano assistendo alla partita assiepati in Piazza San Carlo, quando si è udito un boato terrificante. Il conseguente panico e forse qualche frase di troppo tra i supporter juventini terrorizzati (tipo: una bomba!!!), hanno fatto il resto. Visti anche i tempi di allerta terrorismo che stiamo vivendo basti pensare cosa è accaduto poco dopo a Londra in piazza si è scatenato un panico incontrollabile: gente che correva in tutte le direzioni spintonando e calpestando i meno rapidi a fuggire. Quando, dopo lunghi, interminabili, minuti, è stata ristabilita la calma, i soccorritori del 118 hanno contato 600 feriti, almeno tre dei quali sarebbero in gravi condizioni, letteralmente calpestati dalla folla in fuga. Ma la notizia ancora peggiore a nostro avviso è stata quella secondo cui i carabinieri hanno arrestato diversi sciacalli, accorsi nella piazza per appropriarsi degli oggetti smarriti dai tifosi in fuga. Insomma una notte da dimenticare per Torino e, sotto ogni profilo, indubbiamente per lItalia intera
M.