Attraverso un comunicato stampa, la FP CGIL Polizia Penitenziaria tiene ad esprimere “Profonda preoccupazione per le recenti azioni del Sottosegretario Delmastro, che ha convocato l’Organismo Sindacale (OS), includendo in modo inappropriato la partecipazione di un’organizzazione sindacale non rappresentativa e di area vicina allo stesso Sottosegretario”.
Secondo la sigla sindacale degli agenti carcerari, “Questo atto del Sottosegretario Delmastro evidenzia un tentativo di sovvertire le norme e le disposizioni che regolano la rappresentatività sindacale, dimostrando dispregio delle regole democratiche”.
Durante l’incontro, il coordinatore nazionale, Mirko Manna ha sollevato obiezioni a questa procedura inusuale, sottolineando che l’assunzione di responsabilità da parte del Sottosegretario del Mastro non è sufficiente a giustificare una tale deviazione dalle norme stabilite. La risposta di Manna è stata chiara: “Nessuno, nemmeno il Sottosegretario o il Ministro stesso, ha l’autorità per alterare i Decreti del Presidente della Repubblica (DPR) relativi alla rappresentatività sindacale, e la FP CGIL, pertanto, non può accettare tale procedura, che rappresenta un pericoloso precedente”.
Dunque, conclude infine la nota stanpa, “La FP CGIL Polizia Penitenziaria si impegna a continuare a lottare per i diritti dei lavoratori e per il rispetto delle norme che regolano la rappresentatività sindacale, richiamando l’attenzione delle autorità competenti e dell’opinione pubblica sulla condizione disperate in cui versa la Polizia Penitenziaria: poco personale, retribuzioni insufficienti, poca anzi quasi inesistente formazione, problemi di sicurezza e legati alla salute degli Agenti in carceri sempre di più fatiscenti e sovraffollate. Anziché discutere di questo, il Governo si preoccupa di accreditare soggetti non rappresentativi, riteniamo che i lavoratori meritino ben altre risposte e attenzioni”.
Max