Una finale, quella di Coppa Italia, che ritrova le atmosfere delle prestigiose partite di cartello, protagoniste degli anni 70/80. Da una parte la Juventus, che a fatica è riuscita ad imporsi sullAtalanta grazie al generoso rigore concessole da Fabbri (e trasformato da Pjanic alla mezzora del secondo tempo), e dallaltra il Milan, che ha avuto ragione di una buona Lazio solo dopo la lotteria dei calci di rigore, al termine dei supplementari, finiti 1-1. Dagli 11 metri i protagonisti sono stati entrambi i portieri, parando a turno i tiracci degli avversari. Cè voluto (ironia della sorte), un laziale doc come il nettunense Romagnoli pe regalare al Milan lagognata finale, che premia in primis il grandissimo lavoro che sta facendo Gattuso in questi mesi.
M.