Ancora unaltra drammatica pagina di discriminazione sessuale che sfocia nella più crudele delle violenze. Non accettando il rapporto gay della figlia con una donna, per lunghi tratti si era opposta a quella relazione (per cinque anni) fino al momento di svolta.
La figlia aveva deciso di andar via da casa e di convivere con la compagna. A quel punto la madre aveva iniziato a importunarla telefonicamente per convincerla a ritornare sui suoi passi, anche inviando messaggi dal contenuto offensivo e intimidatorio, arrivando persino a minacciarla di gettarle dellacido sul viso o di investirla con lauto.
Per questo motivo una donna è stata denunciata per atti persecutori dai poliziotti del commissariato di Noto, nel siracusano, dopo la richiesta di aiuto della vittima, sua figlia.