“Oggi vediamo un quadro che da una parte ci mostra una prospettiva di riduzione, dall’altra ci richiama ad una grande responsabilità per il rispetto delle misure. Questo impianto che il nostro paese sta adottando nel suo complesso è in grado di modellare la curva e di rispondere con flessibilità da parte del servizio sanitario nazionale: questo è il frutto di impegno e programmazione”.
Così il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nell’ambito della conferenza stampa, dove è stato chiamato a commentare l’andamento della curva epidemiologica. Ed infatti, cosa non da poco, Brusaferro ha annunciato che “In Italia la curva sta decrescendo sia per quanto riguarda i casi sintomatici sia per quanto riguarda i casi positivi“.
Quindi, entrando nei particolari, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ha spiegato che, ”Ci sono regioni in cui il confronto tra le incidenze calcolate in due periodi, negli ultimi 15 giorni e nei 15 giorni precedenti, mostra una decrescita. Ci sono alcune regioni però in cui il confronto mostra una crescita. Abbiamo ancora un’incidenza elevata se si considera il periodo dei 7 giorni. Abbiamo in ogni caso una realtà italiana molto diversificata tra le varie regioni: alcune hanno un’incidenza a 2 cifre nei 15 giorni, altre hanno un’incidenza a 3 cifre”.
La notizia positiva che, aggiunge ancora l’esperto, ”La curva comincia ad andare verso l’appiattimento anche per quanto riguarda i ricoveri in area medica. Il numero decessi, ultimo indicatore a calare, è ancora molto elevato“. Infine, ha concluso Brusaferro esaminando i dati, ”L’età mediana dei positivi si colloca attorno ai 48 anni, è in leggera crescita. Questo segnala che persone più anziane contraggono l’infezione, un fenomeno che dobbiamo contrastare il più possibile per proteggere i più fragili”.
Max