Complice lennesimo attentato parigino, latmosfera nella capitale francese era andata via via surriscaldandosi. Nellaria si respirava linsofferenza dei cittadini, esasperati dal forte clima di tensione ed incertezza, reso quotidiano dallimpressionante numero di uomini e mezzi schierati nelle strade. Un malcontento che, nellambito della corsa allEliseo, ha inevitabilmente contribuito alla formidabile performance di Marine Le Pen, che ha rosicchiato voti su voti a Macron, fino a costringerlo al ballottaggio. La candidata del Front National aveva deciso di attendere lesito delle consultazioni rifugiandosi a Henin Beaumont, nel suo seggio, allinterno della sala municipale ’Francois Mitterrand’. Di contro, Emmanuel Macron, Francois Fillon e Jean-Luc Melenchon avevano invece deciso di restare tutti nella capitale. Dunque al ballottaggio. Ifop-Fiducial per CNEWS, Sud Radio e Paris-Match, attraverso un sondaggio hanno stimato che l’affluenza finale si attesterebbe intorno all’80%. Complessivamente erano 45,7 milioni gli elettori francesi chiamati ad esprimersi, ai quali si aggiungono i residenti all’estero – 1,3 milioni – iscritti a votare nelle ambasciate francesi, secondo il ministero dell’Interno. Il presidente – il cui mandato dura 5 anni – deve essere eletto a maggioranza assoluta dei voti espressi.Un secondo turno elettorale è in programma per il prossimo 7 maggio. La leader del Front National terrorizza i gli avversari (“E’ un risultato storico”, ha commentato), con le sue idee antieuropeiste le hanno spalancato le porte del primo turno: secondo dati parziali diffusi dal ministero degli Interni francese, Marine Le Pen avrebbe il 24,38% dei voti, contro il 22,19% di Emmanuel Macron. Terzo Francois Fillon con il 19,63%, quarto Jean-Luc Melenchon con il 18,09%. Cè da sottolineare che tali dati si riferiscono al 42,65% delle schede scrutinate alle 21.33, pari a 20,52 milioni di voti. Leggendo tra le righe delle dichiarazioni degli sconfitti, si intravede già la levata di scudi ai danni di le Pen che rischia altrimenti di vincere davvero. Se Marion Maréchal-Le Pen saluta “una vittoria storica per i nazionalisti e i sovranisti”, ed il vicepresidente del Front National, Florian Philippot si appella a “tutti gli elettori, compresi quelli di Fillon” a votare per Marine Le Pen al secondo turno, gli altri mirano già alle alleanze. Francois Fillon, candidato dei Repubblicani ammettendo che la sconfitta è “solo mia”, la giura da subito: “Non c’è altra scelta che votare contro l’estrema destra. Io dunque voterò per Macron”. Stessa solfa per Benoit Hamon il quale, lamentando “la sconfitta storica” subita dai socialisti, invitai suoi a votare Macron al ballottaggio del 7 maggio. E perfino il premier franceseBernard Cazeneuve, che in campagna elettorale si era astenuto dal prendere posizione, invita ora a votare Macron, sostenuto anche da Hollande. Certo Marine fa paura, ed ora vengono letti anche dietro unaltra prospettiva i due sondaggi condotti da Ipsos Sopra Steria e da Harris Interactive, secondo i quali al secondo turno del prossimo 7 maggio Macron batterebbe facilmente Le Pen