LA CASA FAMIGLIA È PIENA: UN 16ENNE ALBANESE ‘OSPITATO’ CON BRANDINA E COPERTE NEGLI UFFICI DEL COMANDO DEI VIGILI DI OSTIA. L’OSPOL: ‘NON È L’UNICO CASO A ROMA’

Che l’emergenza migranti sia ormai una priorità che investe tutto il Paese non è novità, il problema semmai (e non da poco), è che non siamo assolutamente più in gradi di accoglierli con le dovute accortezze, offendo loro spesso situazioni indegne e umilianti. Ne sanno qualcosa i minori destinati alle varie case famiglia disseminate sul territorio. Ad Ostia, ad esempio, accade che un 16enne albanese sia stato destinato ‘ad alloggiare’ nientemeno che negli uffici del Comando dei vigili di Ostia dove, alla sera, il ragazzo si corica su una brandina di fortuna. “Il minore si è presentato al Comando di Ostia mercoledì scorso chiedendo assistenza e spiegando che era arrivato da Brindisi e non sapeva dove dormire – hanno raccontato ad alcuni quotidiani ed agenzie locali i sindacalisti dell’Ospol Polizia Locale di Roma Capitale X Gruppo Mare – Il 16enne è stato subito preso in carico dal Nae che ha attivato la procedura con il Tribunale dei Minori e i servizi sociali, scoprendo purtroppo che per il ragazzino non c’era posto in nessuna struttura nel comune di Roma. Abbiamo così allestito una brandina negli uffici di via Capo delle Armi e chiesto coperte alla Caritas per dargli un posto dove dormire e mangiare. Un collega l’ha portato in un centro sportivo per fargli fare una doccia. Il caso di Ostia però non è isolato: sono una ventina i minori ospitati dai gruppi della Polizia Locale in tutta Roma. Siamo obbligati a dare assistenza a un minore, ma ci sono dei problemi d’igiene, decoro e sicurezza. Se il ragazzo si fa male ne rispondiamo noi”. Un bell’esempio di civiltà quello dimostrato dalla polizia locale, che esalta però l’incredibile incapacità dei nostri governanti nel gestire una situazione di emergenza sociale che non ci fa certo onore.

M.