In questo articolo vogliamo condividere alcune iniziative e attività,squisitamente culturali, che ci danno motivazione e che ci fanno ben sperare sul processo di integrazione europea. Si tratta di occasioni che i giovani, specie quelli di Roma e provincia, dovrebbero cogliere al volo, anche nellottica della possibilità non solo di integrarsi coi loro coetanei europei di lingua tedesca,ma anche per avere migliori e maggiori chances lavorative e oggi sappiamo tutti quanto ciò sia importante,per non dire vitale. Stiamo parlando della frequentazione e delle attività della Casa di Goethe e del Goethe Institut. A Roma il Goethe Institut, che si occupa soprattutto della divulgazione e insegnamento della lingua, oltre che della cultura, tedesca,ha sede in via Savoia 15 (www.goethe.de/Roma), mentre la casa di Goethe, in cui si trovò a soggiornare il poliedrico genio tedesco nel suo soggiorno romano che lo aveva profondamente impressionato in senso positivo,tale da dire che a Roma aveva veramente vissuto come un artista, si trova addirittura a via del Corso n°18 ( http://www.casadigoethe.it/ ). Entrambe gli istituti dipendono direttamente dal Ministero della cultura e dellinformazione della Repubblica federale di Germania nella persona del ministro in carica Monika Grutters e sono finanziati da tale dicastero. La casa di Goethe, tra le altre cose, dispone di unampia biblioteca bilingue,anche con testi storici, consultabili dai visitatori e allestisce iniziative culturali, convegni,seminari e mostre temporanee e permanenti. Molto interessante il convegno-mostra tenutosi alla fine di agosto su palazzo Caffarelli, la vecchia sede dellambasciata prussiana a Roma (http://www.vatikan.diplo.de/Vertretung/vatikan/it/02/Geschichte/seite__geschichte__der__botschaft.html ) e su vari secoli di interrelazioni culturali tra artisti e intellettuali tedeschi e la città di Roma. Si segnalano tra le iniziative prossime il convegno del 24 settembre prossimo sulla figura di Lady Hamilton:eros e attitude,culto della bellezza e antichità classica nellepoca di Goethe, trattandosi,tra laltro di una figura storica europea nel vero senso del termine, di origine inglese,moglie dellambasciatore inglese e amante-musa del poeta Lord Byron, trascorse un periodo significativo in Italia e può ritenersi un simbolo,non solo dei sentimenti e del revival classicistico del tempo, ma anche della congerie culturale del risorgimento in cui varie culture ed espressioni dellintellighenzia europea trovarono,anche in Italia, il terreno fertile per i loro studi,passioni e riflessioni. Il 23 ottobre,invece,alle 18.30, sempre nella cornice della Casa di Goethe,sarà la scrittrice italiana Dacia Maraini a tenere una conferenza sul celebre viaggio di Goethe in Italia. In pratica stiamo parlando di due istituti culturali di altissimo profilo che possono paragonarsi a veri e propri laboratori e fucine in cui si prepara quellamalgama europea,e ancor più italo-tedesca per lintensità delle corrispondenze storiche tra i due paesi (leggasi non solo Goethe e la passione dei tedeschi per Dante Alighieri,padre della lingua letteraria italiana,poiché il nostro, come nota Francesco De Sanctis è uno dei pochi paesi che vanterebbe una lingua creatasi sulla base di fenomeni poetico-culturali e non viceversa sulla base di meri eventi storici, ma anche la celebre Storia del popolo Tedesco di Federico Stieve di cui il sottoscritto ha la fortuna di possedere un esemplare depoca), che prelude allEuropa politica quale Confederazione o entità sovranazionale destinata, proprio per leccellenza della sua tradizione culturale, a splendere come un faro e a guidare la civiltà mondiale nei secoli venturi.