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‘La Casa di Carta 3’ al via il 21 luglio su Netflix

“In questo periodo di crisi economica, di insofferenza per il potere delle banche e per certa politica, la gente vede i protagonisti di questa serie come degli eroi, come dei Robin Hood, dei rapinatori buoni. La gente è stufa di un sistema dove l’1% della popolazione mondiale ha tutta la ricchezza e il resto del mondo soffre. E anche ‘Bella ciao’ in questo momento ha un senso preciso. Quanto a me, posso solo dire che il mio personaggio è lì per proteggere la banda ed è un uomo di mistero ma anche di azione”.

Rispetto alle due precedenti stagioni è l’ultimo arrivato nel cast della fortunatissima serie Netflix ‘La Casa di carta’, ma Luka Peros (che in questa terza storia vestirà i panni di Marsiglia), sembra avere le idee piuttosto chiare rispetto al successo riscosso da questa fiction spagnola, che racconta gli arditi colpi della banda di rapinatori in tuta rossa, e con la maschera di Dalì – il celebre pittore – ciascuno dei quali usa il nome di una metropoli mondiale.
In realtà la serie creata da Alex Pina, con la regia di Jesus Colmenar era finita lì, nel senso che dopo l’ultimo clamoroso colpo, i ‘nostri’ si erano ritirati a vita privata. Ma come dicevamo, tale è stato il successo che Netflix ha deciso di investire tanti soldi per entrare direttamente nella produzione. Infatti, come spiega anche Jaime Lorente, che nella banda è Denver, il grande successo di ascolti ha travolto tutto e tutti: “Forse la Spagna non era pronta per ‘La Casa di Carta’ ma il mondo lo era. In realtà neanche noi ci aspettavamo un successo così. Con la maschera di Dalì diventata simbolo di rivoluzione e resistenza”.
E dunque eccola nuovamente pronta a colpire questa banda iberica, che a Milano ha presentato alla stampa la terza serie, che dal 19 luglio Netflix ‘rimbalzerà’ in ben 190 paesi..

Come dicevamo, diviso il mega bottino trafugato nientemeno che alla Zecca spagnola, gli abili rapinatori si stanno godendo i tropici tra cocktail e spiagge bianchissime. Ma Tokyo (interpretata da Ursula Corbero), da due anni ‘in vacanza’ con Rio (Miguel Herran), forse annoiata dall’ozio decide di far le valigie, ‘accendendo’ Rio il quale, come spesso accade, obnubilato dall’amore combina un guaio che costringerà la banda a riunirsi nuovamente.
Ma Ursula – alias Tokyo – non ci sta e tiene subito a precisare che “Quello che succede all’inizio della terza stagione non è colpa del mio personaggio. È colpa del Professore (‘il boss’ Alvaro Morte). Pensare di poter lasciare Tokyo su un’isola deserta due anni è una follia”, scherza l’attrice a proposito dell’indole del suo personaggio, che in questa terza avventura troveremo “meno bambina e più donna, più paziente ma con la stessa fiamma interna pronta a riaccendersi se qualcuno la provoca”. Riguardo al grande seguito di pubblico, secondo Ursula “le persone quando vedono questa serie si entusiasmano perché vedono che quello che fanno i nostri protagonisti potrebbero farlo anche loro, unirsi come in una famiglia per uno scopo, che nel nostro caso è un furto ma in qualche modo i nostri personaggi non vengono percepiti come negativi. E poi questa volta la banda si riunisce per un motivo emotivo. L’idea del colpo viene dopo. E dovranno spendere moltissimi soldi per raggiungere il loro obiettivo”.

Infine, riguardo alla forte presenza di donne, specie in questa tera serie, ‘Tokyo‘ afferma che “Non credo che questa sia una serie particolarmente femminista. Ma ha personaggi femminili molto ben scritti e potenti. Ci sono diversi ruoli di primo piano per le donne nella serie, questo sì. E non accade spessissimo. Sono donne che non si limitano ad essere al fianco di un uomo, hanno una loro vita, una loro personalità forte, le loro idee. Che poi è come nella realtà”
Insomma tutti pronti a gustarsi questa tera avventura, consapevoli del fatto che già si sta lavorando alla quarta…
Max