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La Casa Bianca ‘rilancia’: “Non riconosceremo mai l’annessione alla Russia delle regioni ucraine”

Probabilmente agli Stati Uniti non è andata giù la richiesta da parte della Russia, di riunire il Consiglio delle Nazioni Unite in merito a quanto dichiarato oggi dalla portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, che ha pubblicamente chiesto a Biden di dire se sono stati ‘loro a boicottare’ il gasdotto NordStream, visto che lo scorso 7 febbraio, il presidente statunitense minacciò ritorsioni proprio contro il gasdotto, se la Russia avesse invaso l’Ucraina.

Diatriba NordStream fra Usa e Russia: su richiesta di Mosca il Consiglio ha convocato una riunione Onu di emergenza per venerdì

Fatto sta che, sempre nel pomeriggio, dal Palazzo di Vetro sarebbe giunta la conferma che, su richiesta russa il Consiglio delle Nazioni Unite ha convocato una riunione di emergenza a New York, fissata per venerdì. Certo questo non sta a significare nulla ma, in termini di ‘credibilità internazionale’, il fatto che l’Onu abbia accolto una ‘denuncia’ espressa da Mosca (ormai nell’occhio del ciclone internazionale), inevitabilmente ‘brucia’.  

La Casa Bianca ‘rilancia: “Non riconosceranno mai le annessioni alla Russia delle regioni dell’Ucraina orientale, dopo i referendum”

Così stasera, spostando immediatamente l’attenzione generale da questa vicenda, Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, ha reso noto cheGli Stati Uniti non riconosceranno mai le annessioni alla Russia delle regioni dell’Ucraina orientale, dopo i referendum”, che Washington ritiene “illegali e illegittimi“. Dunque, ha aggiunto Jean-Pierre, “sulla base delle nostre informazioni, ogni aspetto di questo processo referendario è stato prestabilito e orchestrato dal Cremlino“. Motivo questo per il quale, ha ribadito, “Washington si opporrà al riconoscimento dei territori annessi anche all’Onu. A prescindere dalle rivendicazioni della Russia, questo rimane territorio ucraino“.

Max

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Max Tamanti