La candela fantasma

Salve redazione di Scooter Webzine e grazie per avere risposto a una mia precedente domanda.

Premetto che ho un Peugeot Speedfight 3 raffreddato a liquido e con alimentazione a carburatore.Da quando l’ho smontato per pulire la candela ho notato che il codice che mi ritrovo (NGK CR7EB monoelettrodo) non coincide con quella riportata sul libretto che sarebbe una NGK CR7EKA. Sfogliando il catalogo online della NGK ho notato che questa è una candela con 2 elettrodi e sapevo che questo tipo di candela è consigliato su motori a iniezione. Allora, deciso a comprare questa fatidica cr7eka, mi recai dal mio rivenditore di fiducia.Come nominai questa candela mi guardò con un’aria strana come se stessi a dire chissà quale scemenza e mi chiese di mostrargli il libretto. Naturalmente constatò che il codice era giusto e iniziò a sfogliare il suo catalogo.Alla fine disse “No,mi dispiace ma questa candela proprio non esiste, abbiamo le CR7EK- CR7EKB”.Un po’ deluso, decisi di rivolgermi ad altri rivenditori in città, ma tutti dissero la stessa cosa.E ciò me lo disse perfino il concessionario ufficiale Peugeot e la cosa mi ha un po’ turbato.Così ho deciso di rivedere il catalogo online NGK e di confrontale la candela che dice il libretto con la cr7ek: la eka me la mostra,mentre la EK mi dice che non esiste.
Mi chiedevo:non è che per caso la CR7EKA e la CR7EK coincidono e la NGK ha deciso di omettere quell’ultima vocale nei cataloghi dei rivenditori?
Inoltre quali sono i vantaggi e svantaggi di utilizzare una candela a doppio elettrodo?
Grazie della pazienza e della risposta.
Nicola
Caro Nicola, le sigle NGK sono composte da numeri e lettere, ognuno dei quali ha un particolare significato: lunghezza del filetto, diametro del filetto, grado termico, tipo di elettrodo, ecc.. La differenza di una lettera può essere molto importante.
Ciò non significa che il tuo scooter non possa funzionare correttamente anche con altre candele, soltanto che la Peugeot ha notato che con quella in particolare il suo monocilindrico funziona meglio.
Le candele multielettrodo, infatti, hanno la peculiarità di durare più a lungo senza necessità di regolazione del gap tra gli elettrodi stessi. La perdita di materiale dovuta alla scarica elettrica, che ci obbliga ciclicamente a ripristinare la distanza corretta con lo spessimetro. Ciò avviene in quanto la scintilla scocca solo tra l’elettrodo centrale e uno solo dei laterali e non, come si potrebbe erroneamente credere, contemporaneamente tra più punti migliorando la combustione grazie alla “doppia scintilla”. Quindi, nel tempo, la candela a doppio elettrodo durerà di più, garantendo minori consumi, minori emissioni inquinanti e una minore manutenzione proprio per il fatto che non tutte le scintille scoccano tra due soli elettrodi.
Che possa fornire maggiori prestazioni rispetto ad una candela con un solo elettrodo, è pura fantasia. Un leggerissimo incremento della compressione dovuto alla sporgenza del secondo elettrodo ha un’importanza veramente minima e difficilmente percepibile.
Riguardo la tua “candela fantasma”, ho fatto una piccola ricerca: può essere ordinata su Ebay ad un prezzo di circa 8 Euro!