È stato presentato questa mattina dall’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi e dal Presidente del Consorzio Recupero Vetro (CoReVe) Gianni Scotti il progetto “Acqua di Roma”, una campagna di sensibilizzazione per promuovere il consumo di acqua pubblica e la riduzione dei rifiuti.
Cuore del progetto è, infatti, una speciale bottiglia in vetro riciclato appositamente realizzata dal CoReVe e donata a Roma Capitale in 100 mila esemplari. Alla bottiglia è stato volutamente dato un design vintage che richiama consuetudini passate di utilizzare bottiglie di vetro per l’acqua da bere. Ha un’imboccatura ampia per consentirne il lavaggio ed è realizzata con una lavorazione che ne minimizza i rischi di rottura.
La bottiglia sarà distribuita in un sacchetto di carta riciclata decorato con un logo che riproduce le fontanelle pubbliche di Roma, i “nasoni” e che riporta lo slogan della campagna “L’Acqua di Roma: bevila nel vetro. Una buona abitudine che fa bene all’ambiente”.
Il progetto prevede una serie di iniziative che consentiranno la distribuzione delle bottiglie per tutto il corso del 2023. La prima di queste riguarda i dipendenti di Roma Capitale e di AMA e tutti gli utilizzatori dei Centri di raccolta AMA.
Verrà, inoltre, donata agli utenti delle Biblioteche comunali e saranno poi coinvolte le scuole, dove la distribuzione della bottiglia sarà accompagnata da momenti di educazione ambientale.
La campagna si unisce all’ultima iniziativa di CoReVe al fianco della Capitale nel cercare soluzioni concrete ai problemi della raccolta differenziata. Grazie ai Bandi nazionali Anci-CoReVe, lanciati per colmare in maniera strutturale il gap di raccolta tra Nord e Sud con un investimento di circa 10 milioni di euro, la città di Roma usufruirà di un finanziamento del valore di € 426.000 per migliorare la raccolta stradale del vetro. Attraverso il finanziamento, il Comune acquisterà più di 1200 campane che si andranno ad aggiungere alle 5000 già presenti sul territorio e implementerà una campagna di comunicazione di servizio per informare adeguatamente i cittadini coinvolti.
“Con questa campagna, realizzata in collaborazione con CoReVe, di cui voglio ringraziare il Presidente Scotti per il fondamentale contributo, mettiamo in campo un’ulteriore azione di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale, dell’importanza che i comportamenti individuali hanno sulla riduzione della produzione dei rifiuti e della plastica in particolare. Questo progetto pone l’accento anche sul ruolo che i produttori degli imballaggi rivestono nel dare compimento alla transizione ecologica: essi devono sempre più orientare la loro attività verso la sostenibilità e la circolarità dei loro manufatti. In più, la bottiglia che è al centro del progetto ‘L’Acqua di Roma’ è il simbolo di quanto la corretta differenziazione dei rifiuti, a partire dal vetro, consenta il loro recupero e riciclo limitando il consumo di materie prime e di energia con conseguenti riduzioni delle emissioni di CO2. Se si considera, inoltre, che il vetro può essere riciclato all’infinito, questa campagna si pone l’obiettivo di sostenere la realizzazione di un modello perfetto di economia circolare” dichiara l’Assessora Alfonsi.
“Il vetro è principe della sostenibilità: può essere riciclato all’infinito e il suo riciclo permette di contenere le emissioni di gas serra (CO2), di risparmiare energia e di ridurre al minimo il ricorso alle materie prime vergini, di natura estrattiva (minerali da cava, come sabbia o carbonati) e chimica (soda). L’Italia ha già raggiunto ottimi tassi di riciclo ma bisogna ancora lavorare per recuperare le tonnellate di vetro che finiscono in discarica disperdendo un patrimonio enorme. Per questa ragione siamo felici di dare il nostro contributo al Comune di Roma per la promozione di questa iniziativa per incoraggiare il consumo di acqua pubblica e il riciclo del vetro. Si tratta di due azioni che aiutano concretamente l’ambiente e rappresentano per i cittadini anche un vantaggio in termini economici. Il Coreve infatti remunera i Comuni con corrispettivi determinati in base alla qualità e quantità del vetro raccolto e questo potrebbe consentire di abbassare le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti in capo ai cittadini” ha dichiarato Gianni Scotti, Presidente del Coreve.
Max