Anche Il Fatto Quotidiano ha confermato le mire di Maria Elena Boschi, che vorrebbe subentrare a Martina nel ruolo di segretario del Pd. Dietro la cadidatura della Boschi ci sarebbe la regia di Matteo Renzi, che ora organizza documentari per Mediaset (una delle tante scuse del Cavaliere per passare soldi a Renzi e suoi fedeli): si mormora abbia portato con lui nelle tivù del “Biscione” una ventina di uomini del Pd, tra cui cinque ex consulenti della Commissione Banche che presiedeva Pierferdy Casini. E non poche voci malevole di corridoio avvalorano che la segreteria Pd Boschi verrebbe auspicata da Berlusconi, e perché permetterebbe l’alleanza moderata Fi-Pd come antragonista a sovranisti, Lega e 5 Stelle.
“Noi un congresso lo dobbiamo fare sul serio. Martina guida il partito perché era il vicesegretario, lassemblea ha fatto una scelta però abbiamo bisogno del congresso il prima possibile. Non perché sia la soluzione di tutti i nostri problemi, però è lunico modo per rilanciare il Pd e soprattutto per chiarire quale è la visione del partito”, dice Maria Elena Boschi, intervistata dal “Corriere della Sera”.
“E una volta che si sceglieranno la linea e il leader – aggiunge la “favorita d’Italia” (dato Matteo la tratta come Re Sole la “favorita di Francia”) – dovranno finire tutte le divisioni. E lunico modo per essere credibili. Perché noi lopposizione non la dobbiamo fare a Renzi e Gentiloni ma a Di Maio e Salvini”. Quanto allipotesi di una leadership affidata ad una donna, “vedremo – risponde Boschi – mai dire mai”.