Cè grande fermento allinterno del pianeta Scuola, ancor più da quando il ministro Fedeli ha recentemente annunciato che entro il 14 agosto saranno assunti 14mila docenti nel Paese. Ma per chi è purtroppo costretto a riporre le proprie opportunità di lavoro nellambito di questo affollato e caotico settore, non sono certo giorni facili o, tanto per trarre spunto dal periodo, di vacanza. Hanno avuto modo di rendersene conto proprio quelli del Miur, che hanno visto andare letteralmente ai pazzi il proprio sistema informatico in virtù dei circa 700mila accessi pervenuti in pochissimi minuti. Con una media di circa 8mila domande lora infatti, in migliaia si sono precipitati a compilare online il modulo che da la possibilità ai supplenti, di indicare le 10 o 20 scuole della provincia dove è disposto a prestare supplenza nei prossimi tre anni. “Il problema non è un guasto si affretta a chiarire allagenzia di stampa all’AdnKronos il segretario di Uil Scuola, Pino Turi – è il solito problema tra la teoria e la realtà. Qui stiamo parlando di 700mila domande di precari, un numero che fa andare in tilt il sistema. Non è un problema di guasto momentaneo ma di programmazione. Stiamo parlando di ottomila domande all’ora e il sistema non regge. Bisognerebbe dare garanzie a tutti i precari per presentare la domanda oltre la scadenza del 25 luglio e contingentare per regione. L’importante è che si faccia presto per le graduatorie esaurite in molte regioni”. Ma i tempi come abbiamo visto, stringono: è possibile inserirsi allinterno delle graduatorie entro il 25 luglio di racimolare qualcosa in supplenze per i prossimi 3 anni. Quella scritta sul sito del Miur: ’Sistema momentaneamente non disponibile, riprovare più tardi’, ha letteralmente mandato su tutte le furie i docenti che, via Twitter denunciano: “Al #Miur sono impazziti, stanno facendo di tutto per bloccare i concorsi, sono da denuncia. Kafka è un dilettante”. A tal proposito il segretario di Uil Scuola annuncia che “Chiederemo al ministero di farci sapere come intende risolvere questo problema, ma non si tratta comunque di un blocco del sistema, che va e non va, quanto della mancata progettazione adeguata al numero di domande. Quando diventano troppe il sistema collassa”. O poi a un eventuale ma probabile posticipo della scadenza del 25 luglio, Turi spiega che “Nei prossimi giorni sapremo come il ministero intende risolvere questo problema perché la gente è nel panico e bisogna dare garanzia agli insegnanti che la loro domanda andrà a buon fine”. Ma dal Miur giungono in merito notizie contrastanti, a loro avviso va tutto bene e, entro il 25 luglio, la procedura come da previsioni sarà evasa: “Abbiamo avuti picchi di 150 tentativi di inserimento di domanda al minuto, 9.000 in un’ora. In questi ultimi due giorni abbiamo lavorato per fare un upgrade del sistema e ora tutto funziona correttamente, poi qualche rallentamento c’è sempre, soprattutto negli orari di punta”. Da Viale Trastevere aggiungono inoltre che, al momento, sono state già inviate oltre 160mila domande, che di per sé è già sufficiente: “Un quarto di loro ha già completato l’invio del modello B, le cose ora stanno procedendo. Andando avanti di questo passo è probabile che in un paio di giorni l’iter si possa già chiudere”. Mah
M.