Una ricerca di un gruppo di ricercatori dell’università di Seul, Corea del Sud, coordinata da Dae-Hyeong Kim, permette, a chi ha una protesi al posto del proprio arto, di sentire ciò che la pelle naturale riesce a sentire senza difficoltà.
Una rivoluzione, un grande regalo per chi, ormai, non credeva più di poter accarezzare un bambino e sentire la morbidezza della sua pelle. Questo uno degli esperimenti fatti: è stato possibile sentire, con una protesi di una mano rivestita di questa pelle, l’umido e l’asciutto della pelle di un neonato durante il cambio del pannolino..
Nano-nastri di silicio, 400 sensori per millimetro quadrato che misurano sforzo, pressione e temperatura, umidità e caldo. Una rete di micro-elettrodi che hanno il compito di simulare la stimolazione nervosa che trasmette i segnali dall’esterno verso il cervello. I sensori sono stati costruiti con oro ultrasottile e silicone. I test sono stati effettuati nei laboratori sudcoreani e americani. Questa pelle tecnologica è stata testata al computer e con esperimenti sui ratti. Esperimenti che hanno dimostrato come gli stessi roditori abbiano risposto agli input trasmessi.
E’ la e-skin più avanzata finora creata. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scienetifica ’’Nature Communications’’.