L. STABILITA’: BRUNETTA, LETTA PREOCCUPATO? LO DICA A SUOI COMPAGNI PARTITO

    ’’Ha perfettamente ragione il presidente del Consiglio, Enrico Letta, a essere preoccupato per la stesura della prossima Legge di Stabilita’, che il governo dovra’ presentare alle Camere entro il prossimo 15 ottobre e che, come prevedono le nuove regole europee, dovra’ superare il controllo preventivo della Commissione di Bruxelles. Ma deve dirlo ai suoi compagni di partito, che rendono l’aria irrespirabile’’. Lo scrive Renato Brunetta, capogruppo alla Camera del Pdl. ’’Deve dirlo -sottolinea- ai pasdaran della giunta per le elezioni del Senato. Deve dirlo al compagno Zanda. Noi siamo assolutamente d’accordo con il presidente Letta, siamo assolutamente responsabili e abbiamo chiesto gia’ da tempo la convocazione della cabina di regia governo-maggioranza per impostare il lavoro sulla legge di stabilita’. Nel merito, poi, abbiamo fatto proposte chiare e abbiamo segnalato l’esigenza di provvedere, ancor prima di preparare la legge di stabilita’ 2014-2016, all’implementazione delle norme contenute nella legge di stabilita’ 2013-2015 e rimaste, nostro malgrado, lettera morta’’. ’’Sono mesi -spiega- che il Pdl chiede una impostazione collegiale della politica economica per il nostro paese e non soltanto una mera sudditanza alla peggiore Unione Europea. Per quanto ci riguarda, siamo con il presidente Letta: le sue proposte sono assolutamente condivisibili. Deve, pero’, farle digerire al suo partito, che pare piu’ concentrato sul congresso, sulle elezioni anticipate e a far fuori il senatore Silvio Berlusconi che sul governo del paese. Per questo il presidente Letta controlli bene l’indirizzo cui mandare i suoi moniti”.