Gli emendamenti presentati dalle minoranze del Pd alla legge di stabilita’ “rafforzano l’attenzione sociale del provvedimento, in particolare per le fasce piu’ deboli. Questo e’ il senso politico degli emendamenti e spero si lavorera’ per assumerne una parte significativa”. Cosi’ Roberto Speranza, capogruppo del Pd alla Camera. Commentando l’ipotesi di un coordinamento delle minoranze del Pd, Speranza afferma: “In Parlamento c’e’ un confronto aperto con tutti. Come e’ noto io non ho votato Renzi ma il tema di fondo e’ come si sta in un partito plurale e anche il Pd come soggetto di cambiamento. Per me, c’e’ un confronto aperto con tutti”. Intanto sul fronte della riforma elettorale interviene il capogruppo di FI al Senato Paolo Romani: “La discussione non si deve comprimere”. ha osservato Roman idopo aver osservato che, nella sua relazione, Anna Finocchiaro ha illustrato il testo della Camera sulla riforma elettorale e “ha prefigurato alcuni punti su cui il governo intende intervenire”. “In un certo senso – ha aggiunto – e’ come se il lavoro fosse gia’ finito. E’ importante che non si precluda la possibilita’ di discutere anche della legge del Senato”. “Altrimenti – ha ammonito – si rischia, in caso di voto anticipato, che si vada a votare per la Camera con l’Italicum 2 e per il Senato con il Consultellum”.”Non mi pare si stia correndo troppo”, sottolinea la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro. “Il provvedimento e’ stato esitato dalla Camera da lungo tempo – osserva, replicando, di fatto, alle osservazioni del capogruppo FI, Paolo Romani – Avremo tre sedute di commissione in cui ascolteremo circa 25 esperti, poi avremo una discussione generale che non sara’ compressa, con i tempi fisiologici di un procedimento legislativo, ma che non smarrisca il filo del dibattito”.