“Sono stato proporzionalista in prima Repubblica, perché il sistema dei partiti reggeva. Ma adesso che sono frantumati ed esistono soltanto partiti personali l’unico sistema che può funzionare a mio avviso è il maggioritario. Il proporzionale oggi sarebbe la culla della instabilità governativa”. Non ha dubbi il presidente emerito della Corte costituzionale Antonio Baldassarre, certo che senz’altro “non sarà comunque il maggioritario a risolvere i problemi di direzione politica, perché i partiti attualmente al Governo sono molto distanti tra loro ed è pertanto poco prevedibile che le forze politiche possano mettersi d’accordo su una riforma elettorale”.
A guardare con interesse al proporzionale adesso “è chi ambisce ad un grande centro, ma non si può fare un calcolo politico a dispetto della stabilità del Parlamento – rileva Baldassarre – Io non sono contrario ad una nuova grande forza moderata che difenda l’interesse di un ceto medio oggi alle corde, ma lo sono ad un centro bandiera al vento, partito dell’opportunismo che si posizioni a destra o a sinistra a seconda della convenienza”. Secondo il presidente emerito, “il centro dovrebbe entrare con forza nel maggioritario, con un programma elettorale moderato anche se oggi non troverà spazio a sinistra – presagisce – perché il Pd fa una politica molto moderata, è il partito dei poteri forti”.
(di Roberta Lanzara)