Ormai già a anni, come tengono a rimarcare, nel silenzio generale, da anni Confintesa FP denuncia “l’affare buono pasto” chiedendo che il valore dei buoni pasto, adeguato al costo della vita, sia inserito (e liquidato) in busta paga e deve essere esente da tasse.
Confintesa FP ‘sull’affare buoni pasto’: “Tutti lo sanno, si stupiscono, gridano allo scandalo, aprono procedimenti penali e poi? Tutto finisce in una bolla di sapone”
Dunque, lamentano ancora da Confintesa FP, “Tutti lo sanno, si stupiscono, gridano allo scandalo, aprono procedimenti penali e poi? Tutto finisce in una bolla di sapone, si abbassano i toni e si ricomincia da capo. Perché lo scandalo vero non solo è quello di avere delle gare dove qualcuno si avvantaggia rispetto ad altri (ci penserà la magistratura a verificare e punire eventuali colpevoli) ma quello di aver messo in piedi, e mantenere, un giro di affari ingiustificato per le aziende rispetto allo stesso valore del buono pasto, creando un lavoro inutile per la CONSIP che deve fare le gare, per le Amministrazioni che devono ordinarli e distribuirli ed un onere inutile per il lavoratore che deve spenderli”.
Confintesa FP ‘sull’affare buoni pasto’: “Cambio di Governo , nonostante le complicazioni sia nell’approvvigionamento che nella spendibilità, tutto continua”
Ed il tutto, si legge ancora nella nota stampa, “In linea con il nostro sistema economico, a debito e non reale, dove la necessità è quella di aumentare la circolazione della moneta e poi chissenefrega se i buoni pasto non servono a niente.
L’”Affare Buoni pasto” è stato denunciato da molti anni ma, evidentemente, per ragioni sconosciute (e mica troppo), nonostante il cambio di Governo, continua, nonostante le complicazioni sia nell’approvvigionamento che nella spendibilità”.
Confintesa FP ‘sull’affare buoni pasto’: “Oggi si parla dei vertici Edenred Italia indagati per truffa e con il sequestro di 20 milioni di euro”
Ed è così che conclusasi la vicenda del ‘Gruppo Qui’, di anni fa (sfociata nel fallimento della società) oggi si parla dei vertici Edenred Italia indagati per truffa e con il sequestro di 20 milioni di euro.
‘Affare buoni pasto’, il meccanismo, affermato anche dal Consiglio di Stato, è il seguente
- il fornitore realizza una rete di esercizi interessati a ritirare i buoni pasto utilizzati dal personale delle PP.AA. aderenti che vi beneficia;
- per ciascun buono pasto ritirato il convenzionato ottiene il rimborso del relativo valore, detratta la commissione/sconto incondizionato, che il fornitore dei buoni trattiene per sé, quale corrispettivo dovutogli dall’esercizio;
- a sua volta il fornitore, partecipando alla gara pubblica, propone uno sconto/ribasso sul valore di acquisto dei buoni pasto per la P.A. aderente”.
“In buona sostanza – proseguono quindi da Confintesa FP, “quando nel 2017 abbiamo denunciato la “cresta sui buoni pasto” e nel 2022 “l’Affare buono pasto” non ci siamo sbagliati, ma a parte la soddisfazione, limitata, di aver centrato il senso della complicata ed inutile procedura, il problema per ora resta e chiederemo che fin dal prossimo contratto collettivo il valore del buono pasto vada in busta paga aumentandone il valore”. Dunque, raccomanda infine la nota, “Invitiamo i colleghi a segnalare i ritardi nel ricevimento dei buoni pasto alla e-mail segnalazioni@confintesafp.it perché adotteremo tutte le iniziative per evitare ulteriori danni”.
‘Affare buoni pasto’, Claudia Ratti (Confintesa FP): “Ribadiamo la necessità di inserire e liquidare il valore dei buoni pasto direttamente in busta paga, esentandolo da tasse”
“Confintesa FP, costantemente impegnata nella denuncia dell'”Affare Buono Pasto”, ribadisce la necessità di inserire e liquidare il valore dei buoni pasto direttamente in busta paga, esentandolo da tasse”.
Commenta Claudia Ratti Segretaria Generale di Confintesa FP in relazione alla gestione poco chiara dei buoni pasto dei lavoratori del pubblico impiego.
“Nonostante le proteste e le segnalazioni – continua Claudia Ratti – il sistema persiste, generando un giro d’affari ingiustificato con impatti negativi su aziende, amministrazioni e lavoratori. L’ Affare Buono Pasto continua, nonostante il cambio di Governo, a complicare l’approvvigionamento e la spendibilità, come evidenziato dai recenti sequestri e indagini su Edenred Italia”.
‘Affare buoni pasto’, Claudia Ratti (Confintesa FP): “Adotterrmo tutte le iniziative necessarie per evitare ulteriori danni e continuando la lotta per giustizia ed equità”
Ed “Il meccanismo, riconosciuto dal Consiglio di Stato – continua Claudia Ratti – implica la creazione di una rete di esercizi per il ritiro dei buoni pasto, generando guadagni per il fornitore. Tale procedura, oltre a essere inefficace, danneggia i lavoratori e le aziende coinvolte.
Confintesa FP – conclude la sindacalista – rinnova la richiesta di inserire il valore dei buoni pasto direttamente in busta paga nel prossimo contratto collettivo, adeguandolo al costo della vita, e annuncia che adotterà tutte le iniziative necessarie per evitare ulteriori danni e continuando la lotta per giustizia ed equità”.
Max