Sette mesi di lacrime e sangue, contrassegnati dalle diminuzioni su base annua, ma i prezzi, seppur lievemente, sono tornati a crescere e lItalia è fuori dalla deflazione. Lo rileva lIstat in relazione al mese di settembre dove, in relazione alle stime preliminari, lindice nazionale dei prezzi al consumo per lintera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registrauna diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento dello 0,1% rispetto a settembre 2015(era -0,1% ad agosto). Come spiega listituto di ricerca, questinversione di tendenza della crescita dei prezzi al consumo è in gran parte da attribuire al marcatoridimensionamento della flessione dei prezzi dei beni energeticisia non regolamentati (-2,7%, da -7,0% di agosto) sia regolamentati (-4,1%, da -5,9%) e, in misura minore, alla ripresa della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%; la variazione era nulla il mese precedente). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, linflazione di fondo sale a +0,5% (da +0,4% di agosto); al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,5% registrando, rispetto al mese precedente (+0,6%), un rallentamento di lieve entità.
M.