Alla faccia della Brexit l’Inghilterra conquista l’Europa, facendo bottino pieno. Per la prima volta nella storia. Non era mai successo infatti che quattro squadre dello stesso paese raggiungessero le finali delle due competizioni continentali più importanti.
A Liverpool e Tottenham si sono aggiunte ieri Arsenal e Chelsea, che daranno vita ad una finale di Europa League tutta londinese. E se per la squadra di Emery è stato relativamente facile superare il Valencia, battuta allEmirates e ieri al Mestalla per 4-2 grazie alla doppietta di Abumeyang, che aveva indirizzato la gara già dopo un quarto dora dallinizio con un colpo di esterno che ha battuto Neto, altrettanto non si può dire del Chelsea, che ha avuto la meglio dellEintracht solo ai calci di rigore.
Quattro su quattro, l’Inghilterra conquista l’Europa
Quattro su quattro, per un dominio che certifica lo strapotere della Premier League, il campionato più ricco e affascinante del mondo. Nemmeno alla Spagna, che negli ultimi anni ha monopolizzato il calcio europeo, era riuscito di portare quattro squadre in finale di Champions ed Europa League, fermandosi a tre. Lo ha fatto lInghilterra, che sembra essere tornata la nazione più potente a livello calcistico.
Potenza economica e filosofia di gioco: queste le due colonne portanti che hanno fatto della Premier il campionato più bello. Senza tralasciare un dettaglio significativo: le quattro squadre arrivate in finale sono guidate da allenatori di nazionalità differente. A partire dall’italiano Sarri, devoto alla prima forma di guardiolismo, per passare al calcio armonico ed europea di Emery, di nazionalità spagnola.
Al pressing feroce del tedesco Klopp si contrappone l’anima latina dellargentino Pochettino, che è riuscito nello storico traguardo di portare il suo Tottenham in finale di Champions League nonostante in estate avesse il mercato bloccato. It’s coming home, cantano dal 1996 gli inglesi, quando ospitarono gli Europei. Ora il calcio sembrava veramente tornato in Inghilterra, dove tutto è iniziato.