Inevitabilmente, le reazione allennesimo attentato londinese dopo aver sollevato diversi dubbi circa leffettiva solerzia dei servizi interni di intelligence – stanno in queste ore fagocitando le alte sfere dellamministrazione britannica. Al centro delle polemiche è infatti finita addirittura la premier Theresa May rea, a dire di Jereymy Corbyn, di aver effettuato drastici tagli alle forze di polizia, così da compromettere la sicurezza stessa del Paese. Il candidato laburista, che giovedì prossima dovrebbe sfidare televisivamente la May, ha affermato che dovrebbe dimettersi, come “stanno chiedendo molte persone responsabili che sono preoccupate per il fatto che lei era al ministero dell’Interno quando sono stati decisi i tagli del numero degli agenti. Ora lei dice che abbiamo un problema – ha aggiunto ancora Corbyn – si abbiamo un problema, non avremmo mai dovuto avere quei tagli alle forze di polizia”. Dello stesso avviso anche Steve Hilton, consigliere dellex premier conservatore David Cameron, il quale aveva precedentemente twittato che a causa dei tre precedenti “fallimenti della sicurezza”, Theresa may “Dovrebbe dimettersi e non candidarsi alla rielezione”. Dal canto suo lintelligence britannica ha tenuto a sottolineare che, ad oggi, in gran segreto sarebbero stati neutralizzati già qualcosa come sei attacchi terroristici.
M.