L’AUSTRIA AVVERTE L’ITALIA: ‘STOP AI TRASFERIMENTI DA LAMPEDUSA O PROTEGGEREMO I NOSTRI CONFINI’

    “Ci aspettiamo che il traghettamento di migranti illegali tra le isole italiane quali Lampedusa e la terraferma sia sospeso perché, quando dopo il salvataggio queste persone vengono portate rapidamente sulla terraferma e quindi proseguono in direzione nord, accade non solo che il sovraccarico per l’Europa centrale continui ad aumentare, ma comporta anche il fatto che sempre più gente intraprenda questo cammino, che gli scafisti guadagnino sempre di più e sempre più rifugiati e migranti affoghino”. ‘Finalmente’, con questa dichiarazione del ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz (nell’incontro a Vienna con il titolare della Farnesina), l’Austria esce allo scoperto, addirittura ‘avvertendo’ l’Italia dell’eccessivo sovraccarico di migranti per l’Europa centrale. Dunque, altro che fraintendimenti quando, all’indomani dell’annuncio del prossimo schieramento di militari e mezzi al Brennero, l’ambasciatore austriaco a Roma minimizzò. “Il salvataggio nel Mediterraneo non deve essere associato a un biglietto per l’Europa centrale”, ha poi ammonito il ministro, a margine dell’incontro con Alfano. E pur sottolineando la collaborazione funzionante con i funzionari italiani (lodando il nuovo codice di condotta voluto dall’Italia e destinato alle Ong che salvano i migranti nel Mediterraneo), tuttavia Kurz ha anche ammonito che, “se l’Italia dovesse decidere di mandare avanti ad ondate gente verso il nord, proteggeremo i nostri confini”. Dichiarazioni che hanno mandato su tutte le furie il primo cittadino di Lampedusa, Salvatore Martello, il quale ha dichiarato all’agenzia di stampa Adnkronos: “Sarebbe opportuno che il governo italiano difendesse l’onorabilità di Lampedusa e il suo territorio visto e considerato che il signor Kurz lo vuole trasformare in un lager. Il signor Kurz vuole fare rivivere gli anni bui del suo connazionale? Forse questo signore non sa quanto è grande Lampedusa e quante persone ci possono stare – ha continuato il sindaco di lampedusa – Inoltre non può scaricare tutte le sue frustrazioni nei confronti di un’isola che dal ’93 accoglie e che si è sacrificata per conto dell’Europa”.
    M.