L’ANTITRUST ‘BASTONA’ TELECOM ITALIA E VODAFONE: MULTA DA 10 MILIONI DI EURO

    “Per abuso di posizione dominante nel mercato relativi a distinti abusi di posizione dominante nel mercato dei servizi all’ingrosso di terminazione Sms su propria rete, con effetti sul mercato al dettaglio dei servizi di invio massivo degli Sms informativi aziendali”, l’Antitrust ha sanzionato Vodafone e Telecom Italia per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Vista la gravità della condotta, l’Autorità “ha deciso perciò di comminare sanzioni amministrative pecuniarie alle società Vodafone Italia e Telecom Italia pari rispettivamente a 5.843.814 euro e 3.717.988 euro”. Come spiega in merito una nota dell’Agcm, “l’Autorità ha accertato che Vodafone Italia ha abusato della propria posizione dominate ponendo in essere delle condotte di discriminazione interno-esterna di tipo tecnico ed economica tali da determinare una compressione dei margini a discapito dei concorrenti nel mercato a valle che acquista la terminazione SMS verso rete mobile Vodafone Italia. Le condotte di Vodafone Italia sono indirizzate agli Operatori in decade 43 ed incidono su una concorrenza di tipo infrastrutturale”. Nello specifico, Telecom Italia “ha accertato che la società, anche con l’ausilio di Telecom Italia Sparkle, ha abusato della propria posizione dominante ponendo in essere una condotta di compressione dei margini per un concorrente altrettanto efficiente nel mercato a valle che acquista la terminazione SMS verso rete mobile Tim”. Entrambe le compagnie, in virtù della loro posizione dominante nei rispettivi mercati a monte di terminazione Sms su propria rete, e verticalmente integrati, “hanno applicato tariffe sia sul mercato a monte che sul mercato a valle dell’invio massivo di SMS che rendono il margine potenziale per i concorrenti nel mercato al dettaglio insufficiente a coprire i costi specifici per fornire i servizi ai clienti finali. Tali condotte sono idonee a compromettere la capacità competitiva dei concorrenti attivi in tale mercato”.
    M.