Il raggio dazione dellAgenzie delle Entrate ora si allarga oltre i confini nazionali, mettendo nel mirino i capitali ed i redditi detenuti allestero e non dichiarati nel mirino del fisco. Stamane infatti il direttore Rossella Orlandi ha firmato un provvedimento dove viene sottolineato che da oggi le attività di controllo verranno effettuate sulla base di apposite liste selettive, in cui confluiranno prioritariamente le situazioni più anomale di trasferimento della residenza. In poche parole ci si appresta a un maxi screening dei contribuenti italiani che hanno trasferito la residenza fuori dal territorio nazionale a partire dal 1° gennaio 2010. A tal scopo è stato studiato un apposito controllo a croce, attraverso il quale, combinando diversi dati, viene automaticamente composto lidentikit dei soggetti dubbi. I criteri che saranno valutati sono la residenza dichiarata in uno degli Stati e territori a fiscalità privilegiata; movimenti di capitale da e verso lestero; informazioni relative a patrimoni immobiliari e finanziari detenuti allestero, trasmesse dalle Amministrazioni fiscali estere nellambito di Direttive europee e di Accordi di scambio automatico di informazioni; residenza in Italia del nucleo familiare del contribuente; atti del registro segnaletici delleffettiva presenza in Italia del contribuente; utenze elettriche, idriche, del gas e telefoniche attive. E ancora:disponibilità di autoveicoli, motoveicoli e unità da diporto; titolarità di partita Iva attiva; rilevanti partecipazioni in società residenti di persone o a ristretta base azionaria; titolarità di cariche sociali; versamento di contributi per collaboratori domestici; informazioni trasmesse dai sostituti dimposta con la Certificazione unica e con il modello dichiarativo 770; informazioni relative a operazioni rilevanti ai fini Iva comunicate allAgenzia delle Entrate (spesometro). Il So.No.Re. (che sta per Soggetti Non Residenti), incrocia le informazioni della banca dati delle Entrate con quelle derivanti dallo Spesometro e dallo scambio di informazioni attivato sulla base di direttive europee (Direttive DAC1 e DAC2) e accordi internazionali con le amministrazioni fiscali estere (FATCA e Common Reporting Standard) che saranno progressivamente disponibili. Ovviamente grande attenzione nei confronti di chi, ha trasferito la residenza in un Paese a fiscalità privilegiata, e per il quale risultano la mancata partecipazione alla voluntary disclosure, lesistenza di movimenti di capitali da e per lestero e altri elementi che lascino supporre leffettiva permanenza in Italia. Ovviamente, nellambito dei monitoraggi inciderà, e molto, è leventuale mancata adesione alla procedura di collaborazione volontaria (voluntary disclosure). I criteri che saranno utilizzati per la formazione delle liste selettive – spiega l’Agenzia – si basano su elementi che fanno ipotizzare la permanenza dei cittadini in Italia nonostante il trasferimento allestero, quali, ad esempio,lintestazione di contratti di utenze attive, la disponibilità di veicoli, la titolarità di partita Ivae la residenza degli altri membri del nucleo familiare. Il provvedimento firmato dalla Orlandi, precisa inoltre le modalità diacquisizione da parte dellAgenzia dei dati dei cittadini italiani che hanno trasferito la propria residenza allestero deii quali, tempo sei mesi dalla richiesta di iscrizione allAire, lAgenzia riceverà i dati anagrafici dei richiedenti, sulla base delle convenzioni stipulate con il Ministero dellInterno.