Mi ha sbattuto la portiera contro, ho cercato di respingerlo e mi ha dato un pugno, cè stata una colluttazione. Ho cercato di afferrare il suo braccio, mi sono reso conto della forza che aveva. Mi sembrava Hulk. Quando gli ho detto di allontanarsi altrimenti avrei sparato, lui ha messo le mani sullarma, ha cercato di afferrarla. Allora ho sparato, lui si è arrabbiato di più. E uscito dallauto ed è fuggito, mentre io chiedevo rinforzi. Alla domanda del giornalista perché lo ha inseguito?, lui risponde di aver fatto il suo dovere, ci addestrano per quello. Poi ho visto che ha messo una mano in alto a forma di pugno, mentre laltra era nella cintura. A questo punto il reporter fa notare che secondo i testimoni Brown aveva le mani alzate. Assolutamente no, non è corretto, ribadisce Wilson.Quando si è avvicinato mi son chiesto: posso legalmente sparargli? E mi sono detto che dovevo farlo e ho sparato. Mi dispiace, ma non avrei fatto nulla di diverso quel giorno. La mia coscienza è a posto, conclude il suo discorso lagente. Di fronte alla decisione del Gran giurì di non incriminarlo, sono nate violente proteste non soltanto a Ferguson, ma anche nelle principali città americane.
E intervenuto così sul caso Ferguson, il presidente Barack Obama a Chicago. Dare fuoco ad edifici, bruciare auto, distruggere proprietà, sono atti distruttivi e non ci sono scuse per questo, ha affermato il presidente. Secondo Obama le frustrazioni a cui lAmerica sta assistendo in questi giorni, non sono dovute solo a questo particolare incidente, ma hanno radici ben più profonde in diverse comunità. Il problema non è solo un problema di Ferguson, è un problema dellAmerica, sottolinea ancora Obama in un discorso ai leader della comunità di Chicago. Sono questi gli eventi che alla luce dei fatti mettono a rischio lintera comunità americana.