E un primato impietoso quello reso noto oggi dal rapporto 2017 Employment and Social Developments in Europe Review, e diffuso dalla Commissione Europea. Ancora una volta infatti, tra i paesi europei, lItalia si pone al primo posto per il numero di giovani che non hanno e cercano un lavoro, e che non sono impegnati in un percorso di studi o di formazione (Not engaged in Education, Employment or Training). E i cosiddetti Neet tra i 15 e i 24 anni, che nel 2016 nell’Ue non erano occupati, non studiavano e non facevano stage o apprendistati, hanno raggiunto una percentuale dell’11,5%, comunque in calo a causa dei disoccupati Neet che sono andati a lavorare. Ebbene, in Italia la percentuale di Neet (sempre tra i 15 e 24 anni di età), resta la più alta dell’intera Ue, attestandosi al 19,9%, anche se in evidente calo rispetto al 21,4% del 2015, e dal 22,1% del 2014 (il picco è stato nel 2013, al 22,2%). Addirittura, nel 2012, avevamo superato anche la Bulgaria, al 21,5%, mentre il nostro Paese era al 21%. Tanto per dare unidea della situazione, oggi la Bulgaria è al 18,2%.
M.