A quanto si apprende, il Consigli dei ministri che avrà luogo domani, si appresterebbe ad approvare lintenzione da parte dellAustria, di ritirarsi dal piano Ue diripartizione delle quotedimigranti, masi preannuncia essere una procedura dai tempi lunghi. Acceso sostenitore della causa, e promotore dell’iniziativa, è il socialdemocratico Hans Peter Doskozil, nonché ministro della Difesa, fermamente convinto che il suo Paese abbia già accolto abbastanza rifugiati rispetto alla popolazione residente: “Penso che l’Austria abbia dato un contributo umanitario adeguato”. Come ha riportato lagenzia di stampa Dpa, una portavoce di Sobotka ha affermato che il suo Partito popolare approva l’uscita dal sistema delle quote. Nel frattempo Wolfgang Sobotka, ministro dell’Interno, oggi a Bruxelles aveva invece assicurato che l’Austria inizierà a ricollocare la quota spettante dei richiedenti asiloprovenienti da Italia e Grecia. L’Austria, che aveva ottenuto l’esenzione dal programma di ricollocamento nel 2016 (avendo accolto 90mila migranti nel 2015 giunti in gran parte lungo la rotta dei Balcani), attende ora la decisione del Consiglio dei ministri che, come dicevamo, non significherà l’immediata uscita dal sistema delle quote. Per essere valido,il ritiro dovrà avere il via libera anche dalla Commissione e dal Consiglio europeo.