Faccia da duro, barba folta, muscoli scolpiti, carattere spigoloso e tanta voglia di squartare nemici. Il profilo perfetto di un super macho portatore sano di virilità. Quello appena descritto è Kratos, il protagonista della saga videoludica di enorme successo God of War. Il gioco, nato nel 2005 per Playstation, segue le vicende del semidio che per una serie di circostanze tanto inquietanti quanto stravaganti si trova ad uccidere tutti gli dei dell’Olimpo, compreso Zeus.
Una scalata al potere tra sangue e nemici smembrati senza pietà. Il successo di pubblico e critica ha consegnato alla storia dei videogiochi uno dei personaggi più carismatici di sempre, che rappresenta forse l’emblema dell’uomo virile. Per questo ha fatto scalpore la recente uscita di David Jaffe, programmatore che ha contribuito alla creazione del personaggio di Kratos nell’originale God OfWar.
Lo stesso David Jaffe, infatti, in un recente tweet ha parlato dell’orientamento sessuale di Kratos: “Senza togliere nulla a J.K Rowling, ma quando stavamo lavorando sul background di Kratos sapevo che era un violento bisessuale, fino a quando si è sistemato con sua moglie, quindi Kratos è ufficialmente bi. Oh, e l’oracolo di GOW1? Chiaramente è lesbica! Boom!”. Una rivelazione che ha suscitato scalpore e che ha trovato anche l’appoggio di Cory Barlog, creatore dell’ultimo God of War, che ha risposto al twet con una serie di cuori e arcobaleni.
Aggiornamento 17:00
La voce sulla presunta bisessualità di Kratos ha iniziato girare velocemente, almeno fino a quando , poche ore fa, lo stesso David Jaffe ha smentito la sua dichiarazione sempre tramite Twitter: “Purtroppo l’ultimo tweet era una bugia creata solo per far incazzare gli hater che odiano questa immagine di Kratos con la maglietta del Pride. Onestamente non ho mai pensato che Kratos fosse omosessuale, ma anche se lo fosse e lo scopriamo solo ora? Che figata”. Il tweet ironico di Jaffe era stato creato in risposta alle polemiche nate dopo che sul web una foto a figura intera di Kratos e un arcobaleno sullo sfondo era diventata virale. L’mmagine era stata creata a sostegno della comunità LGBT.