Milioni di utenti nel mondo dovranno fare a meno della loro app di messaggistica preferita. Kik Messenger chiude infatti i battenti. La famosa applicazione competitor di WhatsApp ha chiuso il settore di messaggistica a seguito di una battaglia legale contro gli Stati Uniti, per via dell’offerta della valuta digitale chiamata ‘Kin’.
A rendere nota la chiusura dall’ala messaggistica è stato lo stesso amministratore delegato dell’azienda, che ha dichiarato che ora gli sforzi saranno incentrati sulla valuta ‘Kin’, anche per risolvere le questioni legali legata ad essa.
L’app Kik era preferita da milioni di utenti per via della riservatezza che garantiva a chi decideva di accedervi. Al posto di numero di telefono, infatti, era necessaria l’email per registrarsi e utilizzarla senza limitazioni.
Una libertà che aveva però favorito il proliferarsi di utenti armati di cattive intenzioni. Sono numerosissime infatti le azioni legali intentate contro l’azienda di messaggistica a causa della presenza di pedofili che decidevano di comunicare tramite Kik Messenger.
L’azienda, che contava più di 100 dipendenti, sarò ridotta a 24 persone che comporranno il personale ‘d’élite’, come lo ha definito l’amministratore delegato della compagnia. Gli sforzi saranno profusi quindi per valorizzare la valuta digitale Kin, chiudendo di fatto i battenti per quanto riguarda la messaggistica.