Ora si tratta di capire se l’esercito ed i cittadini opporranno resistenza o meno perché, fino a stamane, le forze russe sono arrivate fino alle porte di Kiev, trovando in realtà una ‘debole’ resistenza.
Le forze russe sono nella periferia di Kiev e puntano verso il palazzo governativo. Si spara nelle strade
Così, soltanto al secondo giorno di guerra anzi, della ‘missione’ – come l’ha definita Putin – i soldati del Cremlino sono già presenti nella periferia della capitale ucraina.
E’ stato lo stesso ministero della Difesa di Kiev a darne notizia attraverso Facebook: “Sabotatori russi sono stati localizzati nel distretto di Obolon nella zona nord della città” ma, come ha giustamente tenuto a precisare la stessa agenzia di stampa Dpa, sono informazioni che per ovvi motivi non possono essere verificate in modo indipendente.
Tuttavia, già alle prime ore dell’alba, online il ‘Kyiv Independent’ aveva comunicato che “le forze russe sono entrate nel distretto di Obolon”, che dista dal cuore di Kiev circa 10 chilometri.
Il ministero della Difesa ucraino chiede aiuto ai civili, mentre i social insegnano loro a fare le bombe molotov ‘in casa’
Dunque, non sapendo al momento con esattezza quale è la situazione nelle strade, giungono comunque notizie di sparatorie e scontri, tanto è che il ministero della Difesa ha invitato tutti gli abitanti a chiudersi in casa, evitando di uscire. Ovvio poi l’invito ai civili a resistere e collaborare, “informando su movimenti di truppe, preparare molotov e neutralizzare il nemico”. Per l’occasione su diversi canali social sono stati caricati video per insegnare ai civili come realizzare delle bombe molotov. C’è da dire che l’esercito russo (numericamente non eccessivo), nel momento in cui dovesse confrontarsi in una ‘battaglia di quartiere’, vista la conoscenza del territorio degli ucraini, e la loro superiorità numerica, potrebbe infliggere loro serie difficoltà.
Alcune città come Sumy non hanno opposto nessuna resistenza, e sono state occupate senza nemmeno uno sparo
Cosa però non avvenuto ad esempio a Sumy, città nord orientale, distante circa 200 chilometri dai confini russi, a quanto pare ‘agevolmente’ occupata dove, ha comunicato il Guardian’, “Ci sono carri armati russi nelle strade, tutto è chiuso e la gente rimane in casa, dopo aver passato la giornata di ieri nascosta nelle cantine e nei rifugi”.
Intervistata dal tabloid britannico, una ragazza del luogo ha affermato che “I russi vogliono una nuova Unione Sovietica, di cui facciamo parte anche noi, ma nessuno di noi vuole questo”. Un uomo, dopo aver ribadito che ”non sapere cosa accadrà e di essere veramente spaventato”, ha riferito che “Sono arrivati ieri prima di pranzo, dopo che abbiamo sentito gli scontri a fuoco. Ora è tranquillo. Ci sono in giro solo soldati russi e non hanno fatto alcun proclama. Abbiamo sentito che i russi hanno preso anche Okhtyrka, che è a 70 km da qui e più a ovest. Hanno issato una bandiera russa”.
Il comandante delle truppe ucraine esorta i civili di tute le età ad arruolarsi: “basta soltanto il passaporto”…
Nel frattempo, con ogni mezzo possibile, le forze militari ucraine continuano a chiede ‘una mano’ a tutti i civili, affinché si uniscano nella difesa del Paese. Attraverso Twitter Yuri Galushkin, comandante delle truppe, avrebbe scritto che “oggi l’Ucraina ha bisogno di tutti. Tutte le procedure di adesione sono semplificate, basta portare solo il passaporto e il codice di identificazione, non ci sono limiti di età”.
Kiev accusa Mosca di aver lanciato missili contro obiettivi civili, ma il ministero della Difesa russo nega
Ciò che invece lascia interdetti, a riprova delle sirene antiaeree che hanno suonato intorno alle 6 di stamane (ora locale), è che i russi avrebbero fatto oggetto di lanci missilistici sia Kiev che Leopoli, nell’ovest del Paese. La stessa Cnn ha infatti scritto di due forti esplosioni nel centro di Kiev e di una terza a distanza. Il bilancio parla di alcune persone ferite, una delle quali gravemente. Cosa che Vitali Klitschko, il sindaco di Kiev, ha attribuito al crollo di “un edificio residenziale in via Kosice”, a causa d un missile. Missili che non sarebbero stati risparmiati anche all’indirizzo dell’aeroporto internazionale di Rivne, ed anche in altri centri si parla di “diversi morti e feriti nella notte”.
Missili su Kiev, il ministro degli esteri ucraino: “L’ultima volta è stato nel 1941, fummo attaccati dalla Germania nazista”
A rinforzare la notizia che dunque i russi avrebbero esploso i missili a danno dei civili, quanto denunciato sempre via Twitter dal ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba, secondo cui “Kiev è stata colpita da un orribile attacco missilistico. L’ultima volta che la nostra capitale ha sperimentato qualcosa del genere è stato nel 1941, quando è stata attaccata dalla Germania nazista. L’Ucraina sconfisse il male e lo sconfiggeremo anche questa volta. Fermare Putin. Isolare la Russia, tagliare tutti i rapporti“.
Mosca: “L’aereo abbattuto sui cieli della capitale non è russo, ma ucraino, ed è stato colpito per errore dalle forze di Kiev”
Tuttavia Mosca ha invece tenuto a smentire, replicando che l’esercito russo non usato missili contro i civili, ne a Kiev che altrove. Come riporta l’agenzia di stampa Sputnik, il ministero della Difesa russo ha affermato che “L’aereo abbattuto sui cieli della capitale nelle scorse ore non è russo, ma ucraino, ed è stato colpito per errore dalle stesse forze di Kiev”.
Insomma, mentre alla guerra di fuoco e terrore si affianca quella delle accuse e delle smentite, centinaia di migliaia di bambini, chiusi nel buio dei rifugi, o tremanti nelle loro case, attendono invano l’intervento di una ‘presenza amica’ che faccia cessare tutto questo quanto prima…
Max