La risposta è arrivata in campo e anche sui social: i terreni dove Moise Kean si trova più a suo agio. Lattaccante della Juventus ha voluto replicare ai cori razzisti e ai buu che gli sono piovuti addosso ieri sera durante la gara con il Cagliari alla Sardegna Arena. Un clima di astio che si è respirato fin dallinizio della gara: ogni volta che lattaccante toccava il pallone dagli spalti si alzavano mugugni e ululati. Il clima è poi ulteriormente peggiorato quando il numero 18 bianconero ha segnato la rete del 2-0 esultando sotto la curva dei tifosi cagliaritani.
Kean: la risposta arriva sui social
Doppia risposta quindi: gol, esultanza e un post su Instagram per mettere in chiaro le cose: Il miglior modo per rispondere al razzismo. Questa la didascalia scelta da Kean per descrivere le due foto in cui lattaccante è intento a festeggiare il suo gol. Un messaggio che anche moltissimi colleghi calciatori hanno voluto condividere, mostrando apprezzamenti tramite like e messaggi di solidarietà. Primo tra tutti Matuidi, che subito dopo la fine della gara aveva postato una foto del compagno con un messaggio eloquente: Bianco + nero. La risposta al razzismo è arrivata da più parti, anche dallo stesso Allegri, che nel post gara con il Cagliari ha speso parole pesanti per quei tifosi cagliaritani che si sono resi protagonisti degli ululati razzisti, definiti imbecilli dallo stesso allenatore bianconero: “Come al solito allo stadio ci sono degli imbecilli ma anche la gente normale. Gli incivili devono essere individuati con le telecamere e non fatti più entrare. Ma ero immerso nella partita e non ho percepito nulla, ha concluso lallenatore bianconero. Anche Bonucci al termine della gara ha detto la sua sullepisodio che ha visto protagonista Kean, ma i toni sono stati in questo caso diversi: “Cè stato il buu razzista dopo lesultanza di Kean e Matuidi si è arrabbiato, ma credo che la colpa sia 50 e 50 – ha precisato – Kean ha sbagliato e la curva ha sbagliato. Detto questo, sappiamo che noi dobbiamo essere desempio e guardare avanti, perché dobbiamo crescere tutti quanti, noi giocatori, come sistema calcio, anche in queste cose”.