L’ambasciata cinese in Kazakistan ha lanciato l’allarme: “Nel paese circola una nuova polmonite più letale del coronavius”. A comunicarlo è stata l’ambasciata di Pechino attraverso una nota pubblicata dalla Cnn e riportata in Italia da quotidiani come La Repubblica. Il comunicato in questione parla di un tasso di mortalità molto più alto del coronavirus.
Sarebbero 1.772 i morti di polmonite nella prima metà dell’anno in Kazakistan, di cui anche cittadini cinesi. Un incremento notevole rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Il Dipartimento della Sanità del Kazakistan ed altre agenzie stanno conducendo delle ricerche comparative e non hanno definito la natura del virus della polmonite”, si legge nella nota riportata da Repubblica.
La smentita del Kazakistan
Secondo il comunicato il maggiore aumento dei casi di questa “polmonite sconosciuta” si sarebbe registrato “nelle regione kazake di Atyrau, Aktobe e Shymkent, dove si sono registrati finora quasi 500 contagi ed oltre 30 malati gravi”. La stessa ambasciata di Pechino ha quindi invitato i connazionali a limitare gli spostamenti verso quella regione.
A fare maggiore chiarezza sulla questione è intervenuto poi il dipartimento di Sanità del Kazakistan, che ha bollato tali notizie come “fake news”, aggiungendo: “Le informazioni diffuse da alcuni media cinesi non corrispondano alla realtà”. Una smentita netta quindi che si discosta dal comunicato cinese che aveva messo in agitazione la nazione.