Così no, così fa male. Al penultimo atto dell’Europa League la Roma stecca
all’Olimpico contro il Bayer Leverkusen facendo harakiri tattico.
Imbattuti da un anno e in cerca di rivincita contro i giallorossi, i tedeschi scartano il regalo offerto da un impresentabile Karsdorp al 27’ e giocano sul velluto per il resto della gara in virtù di una migliore condizione fisica e di un’ottima organizzazione di gioco.
Prima una gara equilibrata, con la Roma a creare la prima palla goal (traversa di Lukaku su colpo di testa al 20’) e la sensazione di grande equilibrio. Ma il calcio vive di episodi e attimi fatali e stavolta De Rossi ha sbagliato valutazioni e prospettive. Scegliendo di non affidarsi ad una difesa a tre (che pure aveva provato in allenamento) e puntando sul terzino olandese, l’allenatore giallorosso sapeva i rischi che correva vista
l’inaffidabilità tattica e la mancanza di concentrazione dell’ex locomotiva.
Un retropassaggio apparentemente semplice verso Spinazzola, appostato in area di rigore, si trasforma invece in un assist di esterno sinistro (!) verso Wirtz, con
l’imprendibile folletto tedesco che realizza e ringrazia. Troppo forte il colpo
psicologico per una squadra a scartamento ridotto (Pellegrini e Dybala sottotono, Lukaku male assistito) che ha poi rischiato subito il tracollo con i tedeschi per tre volte in zona gol.
Fraseggi rapidi e precisi, difesa a 5 e senza un attaccante di ruolo, così Xabi Alonso ha vinto la gara, costringendo il centrocampo giallorosso a correre a
vuoto dopo il vantaggio.
Nella riprese, iniziata senza cambi per De Rossi, qualche occasione isolata prima del raddoppio tedesco al 72’ con Andrich e due clamorose palle gol nel finale con Azmoun e Abraham (più difficile sbagliare che sbagliare quel colpo di testa al 94’ a porta vuota) che avrebbero dato almeno il sapore della speranza ad una gara di ritorno che ora si annuncia come quasi impossibile.
Perché nel frattempo domenica arriva la Juve all’Olimpico (Mancini e Spinazzola, usciti acciaccati sono in forse) e la sensazione di sciupare sul più bello la grande rimonta del post Mourinho si fa pericolosamente strada nella mente di un gruppo che sembra aver dato tutto.
Certo è che l’errore tattico di De Rossi stavolta è da matita blu.
Onesto intellettualmente e capace di ammettere le proprie colpe in più di una
occasione, stavolta DDR ha pensato di giocarsela alla pari coi tedeschi senza fare
calcoli. Difficile con una squadra in ottime condizioni atletiche, impossibile così.
Restano i rimpianti per un’altra finale quasi definitivamente sfumata e la speranza
che domenica sia un giorno migliore. Un’altra gara da dentro o fuori dove non basterà
nemmeno un pareggio mentre quello strapuntino per l’Europa sta diventando sempre
più affollato.
Le pagelle di Roma – Baye Leverkuse 0 – 2
Svilar 5,5, Karsdorp 4 (dal 61’ Angelino 6), Mancini 5, Smalling 5,5, Spinazzola 5,5,
Cristante 6, Paredes 5,5 (dal 79’ Baldanzi), Pellegrini 5, Dybala 5 (dal 91’ Abraham
sv), Lukaku 5 (dal 79’ Azmoun sv), El Shaarawy 5.
All. De Rossi, 4
Claudio Fontanini