Non è stato il solito finale da post-trionfo. I volti rilassati, i visi sorridenti tipici di chi ha vinto uno scudetto – tra l’altro il nono di fila – non appartengono alla Juve, soprattutto se c’è una stagione ancora da finire con la Champions League a fungere da oggetto del desiderio. E allora succede che anche dopo una sconfitta ininfluente, come quella con il Cagliari, si sbotti.
E’ successo a Sarri, che dopo la sconfitta con il Cagliari se l’è presa con il calendario ai microfoni di DAZN: “l dato di 40 gol subiti può preoccupare, ma la partita di stasera no. Avevamo 9 infortunati e venivamo da un campionato vinto 68 ore fa, quindi era una partita atipica che va presa per quello che è. Ma dobbiamo diventare più solidi.
Però siamo gli unici in Europa che hanno fatto 5 partite in 12 giorni, la Lega ci ha creato grossi problemi. Così rischiamo di lasciare energie e qualche giocatore sul campo, potevano allungarci questo ciclo di un paio di giorni anche se così avremo un po’ di riposo in più prima del Lione. Vediamo come stiamo domani e se è il caso di schierare l’Under 23 sabato con la Roma per recuperare al meglio o se basterà far riposare qualcuno”.
Sarri ha poi spiegato la voglia di Ronaldo di giocare sempre: “A tratti Cristiano e Higuain sono andati bene perché siamo arrivati alla conclusione, ma stasera ci mancavano un po’ di brillantezza e di cattiveria, era normale che fosse così.
Cristiano era molto motivato, voleva giocare a tutti i costi perché si sentiva bene ed era voglioso di giocare. Quando un giocatore ha questo tipo di testa secondo me deve andare in campo. Gonzalo invece ultimamente ha giocato meno e lui potrebbe avere bisogno di fare minuti, mentre altri hanno bisogno di tirare un po’ il fiato. Valuterò la situazione da domani”, ha concluso l’allenatore della Juventus.